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Genere: Thriller

Trama:
Rebecca Stark è una brillante psichiatra londinese che ha messo a punto un innovativo sistema per guarire la gente dalle proprie ossessioni. Il metodo Stark è così efficace che un magnate russo, Grigory Ivanov, decide di affidarle la conduzione della Sunrise, la prima di una serie di cliniche all'avanguardia, disseminate in tutto il pianeta, che aiuteranno le persone ad affrancarsi dalle loro peggiori addiction. Viene così lanciata una campagna pubblicitaria a livello mondiale. Il primo centro apre in Italia, in Puglia, all'interno di un'antica masseria ristrutturata, circondata da campi e ulivi. Un posto perfetto per accogliere i pazienti che, come parte integrante della cura, dovranno lavorare, cucinare e dedicarsi alle pulizie. Vivranno, insomma, come una piccola comunità isolata. Fra le centinaia di richieste che arrivano vengono selezionati sette candidati da diversi Paesi: Lena Weber, ossessionata dalla perfezione fisica; Jian Chow, web designer e hacker voyeur; Rosa Bernasconi, una ragazza tecno dipendente; Claudio Carrara, giocatore d'azzardo compulsivo; Julie Arnaud, manager ninfomane; Tim Parker, trader cocainomane; e, infine, Jessica De Groot, autolesionista. All'inizio della terapia tutto sembra girare nel migliore dei modi ma, ben presto, alcuni pazienti scompaiono misteriosamente. Complice una pioggia torrenziale che tiene segregati gli ospiti, impedendogli la fuga e ogni contatto con l'esterno, comincia da quel momento un macabro gioco al massacro.

Recensione:
Una delle firme più importanti del genere giallo, ma anche noir e thriller degli ultimi anni è quella di Paolo Roversi.
Una scrittura unica e riconoscibile, per lo stile, per la tecnica, ma soprattutto per le trame da sempre ricche di tutti quegli elementi che rendono capaci i suoi libri di ottenere un ruolo centrale nella memoria del lettore.
Come i precedenti, anche "Addicted" si è rivelato un romanzo di altissimo livello ed è per questo che dal 2019 è sempre presente sugli scaffali delle librerie e tra le mani dei lettori.
"Ognuno di noi porta dentro segreti che non confessa nemmeno a sé stesso".
L'autore, in questo appassionante e inquietante thriller, gioca con i suoi personaggi in un ambiente perfetto, dove la loro collocazione ottiene sin da subito un ruolo fondamentale nella storia.
Roversi con "Addicted" ha elaborato una trama così coinvolgente, intricata e misteriosa da poter essere perfettamente paragonabile alle meraviglie di Agatha Christie.
Ogni personaggio ha il suo carattere, la sua determinata personalità che è stata costruita dall'autore con precisione; a ognuno lo scrittore ha attribuito un incarico preciso, che il lettore è obbligato a scoprire lentamente, inoltrandosi nella trama, che risulta sempre più fitta, attirandolo e obbligandolo a una lettura serrata e adrenalinica.
Non vi sono mille descrizioni dell'ambiente, questo è fotografato perfettamente già nelle prime pagine e gli stessi personaggi nei diversi capitoli ottengono sempre più una posizione di rilievo all'interno della storia, soprattutto per le loro marcate e pericolose dipendenze.
Il luogo che accoglie la storia e i protagonisti è perfetto, ma ciò che è ancora più affascinante sono le voci dei personaggi nel silenzio della masseria. Voci separate che diventano un tutt'uno all'avvicinarsi della morte. Il tempo scorre veloce, così come la lettura sempre più impetuosa, quasi furiosa. Il sole e la luce lasciano il posto a una incessante pioggia. L'acqua crea una prigione, soffocante e devastante.
(Barbara Galimberti)

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