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Blue Room Hotel
di Roberto Monti

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    Casa Editrice: Horti di Giano - 101 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    Il sindaco di Tap Town, Jasmine Brune, con un emendamento speciale, proibisce l'utilizzo di carta e inchiostro a favore della pubblicazione digitale, unico mezzo legalizzato. Come per ogni cosa, nell'oscurità vi è sempre chi, in modo clandestino, continua a scrivere sulla carta, sempre più difficile da reperire. Fra questi, Billy Ray è il più astuto e irraggiungibile di tutti. Per debellare definitivamente gli scrittori di cartacei, il capo della polizia, Philipe Gore, organizza rastrellamenti ovunque per sequestrare tutti i libri cartacei presenti in città riuscendo ad impedire anche l'importazione dai centri abitati limitrofi. Oltre all'azione della polizia, diversi scrittori di cartacei vengono trovati uccisi e qualcosa li lega al più famoso albergo della città, il Blue Room Hotel, all'interno del quale vi è una misteriosa camera: la Stanza 14. Quando anche la morte di Billy Ray sopraggiunge, conseguenze oscure per il destino dei libri e della carta prendono a materializzarsi. Un noir che sfocia nel giallo, dal ritmo coinvolgente e dalle atmosfere cupe, dove i bassifondi la fanno da padrone, dove solo chi è invisibile riesce a sopravvivere.

    Recensione:
    Un romanzo breve di coinvolgente intensità che impatta subito l'immaginazione con una cover ad effetto, in "Blue Room Hotel" Roberto Monti mescola la fantascienza con un futuro distopico e terribile per ogni lettore che porti questo titolo con fierezza e come un vanto, al noir tra corruzione e clandestinità.
    L'avvento del digitale nella nostra realtà ha portato cambiamenti che, in quest'opera, vengono avanzati al massimo grado e alla peggiore delle conseguenze: niente più opere cartacee, inchiostro e carta bandita, un controllo rigido delle pubblicazioni e dell'informazione e gli scrittori che non si uniformano alle nuove norme sono braccati come fuorilegge.
    La scrittura dell'autore scorre furente, facendo provare rabbia per la sterilità che la città teatro degli eventi mostra a tutti. La lettura è diventata fredda, puro commercio, non c'è più il calore della carta tra le mani, il profumo che si sprigiona dai libri. Norme insensate quelle che muovono la trama e spingono a riflettere, a comprendere la ribellione dei personaggi che andiamo a conoscere. Tap Town, assurge da città a mondo intero, una prigione dalla quale si potrebbe scappare, ma che invece tiene tutti stretti nella sua orbita, dal fasto del centro al declino della periferia, negli appartamenti della borghesia e nei bassifondi dei dimenticati.
    In questo libro si sta naturalmente dalla parte del criminale. Una legge ingiusta che tende solo al controllo e al profitto, facendoli gestire da un unico burattinaio che muove vari tirapiedi, porta il lettore a schierarsi con chi cerca di combattere il sistema, ma la guerra è impari, il potere soverchiante di una parte sopra l'altra è troppo superiore. Resta la speranza, ma anche lei subisce i ripetuti colpi sferrati.
    C'è tristezza in questo libro, unito alla suspense per le varie sorprese e rivelazioni che ci vengono elargite tra le pagine. Ci sono morti inspiegabili collegate a un solo luogo, il Blue Room Hotel, dove gli autori vanno e ne escono solo per morire poco dopo. Leggenda, verità? Comunque sia, quando vediamo il protagonista Adam inoltrarsi per i corridoi dell'edificio diretto all'appuntamento con la morte, non possiamo rimanere indifferenti alla tensione che permea le pagine.
    Una storia che ci parla di odio, della voglia di vendetta che porta a distruggere ciò che di bello la letteratura regala. Mossi dal potere e dal denaro, gli uomini mostrano il loro lato peggiore: siamo una bestia che divora anche ciò che ama.
    Non passa mese senza la notizia della chiusura di nuove librerie, Monti ci intrattiene, ci avvince alla sua trama, ma al contempo lancia un monito: non permettiamo che il futuro immaginato diventi presente vissuto.
    "Blue Room Hotel" si legge nello spazio di alcuni momenti, ma resta impresso, lascia il segno.
    Consigliato!
    (Tatiana Vanini)



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