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Cambiare l'acqua ai fiori
di Valérie Perrin
Traduzione a cura di: Alberto Bracci Testasecca

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    Casa Editrice: Edizioni e/o - 424 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po' Renée, la protagonista dell'Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un'apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.

    Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: "Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi".

    Recensione:
    Che strano romanzo questo. Un libro intenso, emozionante. Che strano romanzo è questo che, legato ad un cimitero, è così pieno di gioia, di dolore, di amore. In una parola pieno di vita. "Cambiare l'acqua ai fiori" non lascia indifferenti.
    La trama si svolge su piani temporali diversi, passato e presente. Binari strettamente connessi raccontati con chiarezza e fluidità, la scrittura di Valérie Perrin è musicale, emotiva, carezzevole.
    Nei primi capitoli è un fluire di trama da ballata, introduce Violette la protagonista e pian piano fa entrare nel suo mondo, quello di adesso da guardiana di cimitero e quello di prima da custode di un passaggio a livello. Se l'esistenza degli altri le passava accanto fugace, in un lampo visivo di viaggio in avanti e dinamismo, ora la vita le si stende ai piedi, ferma, giunta all'ultima destinazione. Eppure questo romanzo ci permette di riflettere su quanta vita sia conservata in una sepoltura. I ricordi di chi ha vissuto e viene più o meno raccontato, più o meno amato da famigliari e amici, vengono offerti al lettore come storie nella quali più che tristezza si conserva un dolce languore. Alcuni potranno trovare questi capitoli stucchevoli, lenti, poco interessanti. Eppure sono così rilassanti, con quella voce che culla, serena. Ci si abitua a questo andare lento, tanto che, quando compare una scena che richiama la violenza, si subisce una scossa. La si percepisce in modo ambivalente: un brusco risveglio dalla malia che da una parte attira l'attenzione in un brivido, dall'altra la si considera con rammarico, percependo che la pace stagnante è finita, che c'è una storia dietro la storia, che tutto quanto letto finora era una preparazione e tanto c'è da scoprire.
    I personaggi che parevano isole, solitari nel loro incedere e nel loro accostarsi, si dimostrano sempre più connessi e strettamente legati, anche coloro che sembravano sostare anonimi sullo sfondo. Hanno molto da dare, da dire, da narrare, rendendo il romanzo una raccolta di storie da interiorizzare e comprendere. Violette è un mondo di silenzio, di sorrisi e di conforto. E' la donna che pulisce le tombe, coltiva i fiori e consola. Colei che si veste da lutto e nasconde i colori. Ha amici che pensano di conoscerla, attira l'attenzione cercando di sviarla, ha un segreto da raccontare e un mistero da svelare. Il romanzo gira intorno a lei e noi giriamo con lui in un valzer che aumenta di ritmo, sveglia la curiosità che, a braccetto con l'empatia, trascina in una nota noir. Se ci siamo fatti delle idee su alcune figure, prima fra tutte quella del marito di Violette, Philippe, scopriremo in un vortice emotivo che dietro ai silenzi e alle assenze c'è un motivo, che un mondo esiste là dove pensavamo crescere il nulla.
    "Cambiare l'acqua ai fiori" non è solo un'esperienza letteraria, sarà una vera maratona si sensazioni, che non stanca ma si vorrebbe non finisse mai. Un viaggio da fare con Violette e gli altri unici personaggi. Una esplorazione di tante esistenze dove ritrovare anche la nostra. "Cambiare l'acqua ai fiori", un romanzo che affonda le radici in un cimitero per ricordarci che, nonostante tutto, la vita va avanti.
    Consigliato!
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    E' un lusso essere proprietari del proprio tempo, lo ritengo uno dei più grandi lussi che l'essere umano possa concedersi.

    C'è qualcosa di più forte della morte, ed è la presenza degli assenti nella memoria dei vivi.

    Imparate a dare assenza a chi non ha capito l'importanza della vostra presenza.

    Non giudicare i giorni dalla raccolta che fai, ma dai semi che semini.

    Le eredità sono state inventate dal diavolo per dilaniare le famiglie. Io credo solo alle donazioni in vita, non alle promesse della morte.

    Solo gli egoisti tremano per la propria morte, gli altri tremano per quelli che lasciano.

    Della stessa autrice:
    Tre



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