Genere: Gialli

Trama:
I racconti sono gialli deduttivi, la cui trama si dipana attraverso il palesarsi delle vere personalità dei personaggi. Le vicende sono ambientate in Italia, negli anni '80.
Un delitto è stato commesso, a Capri, nella villa della baronessa Maria Carla Tancredi: un giornalista, Maurizio Fornaghi, ospite insieme agli amici più cari della padrona di casa, è stato ucciso nel giardino della villa. La polizia di Capri e quella di Milano, città di residenza del giornalista, hanno condotto insieme le indagini, ma non sono riuscite a risolvere il caso, che viene archiviato.
La baronessa Maria Carla si adopera per richiedere un supplemento di indagini, che verranno svolte da due valenti e celebri investigatori, il commissario Giardini e il suo assistente Bruni, della polizia di Milano. I due vengono ospitati nella villa di Capri, dove, come ogni estate, si sono nuovamente riuniti gli amici più cari della baronessa; questa dichiarerà di aver invitato Giardini e Bruni in veste privata, per una breve vacanza, a mo' di ringraziamento per l'opera da loro svolta nelle indagini.

Recensione:
Due racconti gialli, uno più lungo che titola l'opera e un secondo più breve. Di questi due scritti si compone il libro in oggetto.
L'impronta data dall'autrice è quella classica più cara agli estimatori del genere: pochi personaggi che si muovono in un ambiente circoscritto, vittima e colpevole che respirano la stessa aria e un investigatore che, grazie all'acume, all'attenta osservazione degli elementi del caso e all'ascolto dei vari discorsi, riesce a trovare la soluzione rivelandola a tutti.
"Il delitto di Villa Tancredi e altri racconti" ha una scrittura elegante, scorrevole ed estremamente corretta. Adatta ad un pubblico vasto, è fruibile anche dai più giovani appassionati. Regala un sapore antico, dei gialli di altri tempi, dove la deduzione è la grande protagonista sulle indagini scientifiche, dove l'atmosfera si respira e si vive.
Due isole sono teatro dei racconti, Capri e la Sardegna, nel primo ci si muove in una villa signorile, nel secondo in un villaggio vacanze.
La trama è prettamente caratterizzata dai dialoghi: i personaggi parlano molto tra loro, si rivelano al lettore in base a quello che dicono e raccontano più che a quello che pensano e sentono intimamente. Nonostante ciò, gradualmente i caratteri si delineano, esattamente come le indoli e le inclinazioni, rendendo possibile differenziarli tra loro e appuntare i sospetti su chi appare come probabile colpevole.
Stessa cosa si può dire degli indizi: è nei discorsi che vanno ricercati, in piccole contraddizioni e stranezze, e non tanto su osservazioni ambientali.
E' un'impronta, questa data da Caterina Matarazzo, che ritroviamo nelle opere teatrali, è come leggere una sorta di copione, nella mente si figurano i protagonisti in movimento, in relazione tra loro. Una scelta che dona ritmo e dinamicità a tutto il libro, lo rende leggero e scorrevole senza inficiare l'attenzione o la curiosità, perché ci sono vere e proprie sorprese che capovolgono gli scenari. Ciò si verifica soprattutto nel primo racconto, dove il lettore è portato a pensare una cosa, a fidarsi di determinate persone, per poi ritrovarsi con la bocca spalancata nella rivelazione finale, per altro logica e supportata da cenni sparsi sapientemente tra le righe.
Racconti gialli corti, dove si ritrova tutto ciò che caratterizza il genere, dimostrazione della lucidità con la quale sono stati ideati e scritti, ponendo la giusta attenzione alle cose importanti. Il libro è una lettura davvero gradevole, che suscita passione, nel quale non si riscontra noia o stanchezza, anzi, se ne vorrebbe un'esposizione maggiore, più completa, forse, di quelle particolarità che nella sintesi devono essere sfrondate, ma non per questo di minor valore.
"Il delitto di Villa Tancredi e altri racconti", dove il giallo classico è rispettato e risplende.
(Tatiana Vanini)

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