Casa Editrice: Città del Sole - 256 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Poesia
Trama:
"Il Tripode di Delfi" è una silloge di poesie che si intreccia in un volume che presenta una variegata gamma di sonetti rimati e di canti, un suono ineludibilmente antico al richiamo del poeta che rifiuta la voce della Musa moderna. Indubbiamente oltre la ragion d'essere della comprensione lessicale, il presente volume risulta un clangore di suoni che variamente sparsi si contraggono e si esplicano per costituire una fonte di visione unigenita. Si potrà ricercare nelle tematiche delle poesie l'aspetto politico nel suo feticismo silente, quale nel canto Carme alla Palestina; vi è un richiamo lontano di echi di amori come tra un Satiro e le varie ninfe di passioni lontane dell'autore, e suoni dediti ad una Italia e una patria rappresentata come grembo di eterogeneità. Il tutto in un idioma arcaico richiamando il volgare antico, come in una ambage di suoni dell'antica Pizia posta sul tripode in Delfi.
Recensione: Il Tripode di Delfi è un'opera particolare, che a fatica si colloca nel panorama della poesia italiana contemporanea.
E' una raccolta numerosa, costituita principalmente da sonetti e che si pone al lettore come un lungo viaggio, un lento esercizio di lingua italiana.
L'elemento centrale è la volontà, da parte dell'autore, di intridere il proprio poetare di un lessico aulico, molto ricercato e, direi, classicheggiante; ne nasce una musicalità che accompagna il lettore tra le pagine e che colora i versi che si susseguono ordinati e cesellati con precisione.
Bernardo sceglie la formalità come contenitore della propria espressività, del proprio comunicare, anche a scapito della narrazione. Da una parte, quindi, riesce a delineare ogni evocazione con precisione e con chiarezza, dall'altra, forse, scarifica le dinamiche che il fluire dei versi potrebbero generare.
I contenuti sono presi a mani piene dal classicismo, dalla mitologia greca e latina, le figure che agiscono sono le stesse che ogni appassionato e appassionata di epica, conosce e ha studiato. Vi si ritrovano miti, condottieri, ninfe, dei e semidei. Queste figure sono però filtrate da uno sguardo neoclassico, linee ordinate e colori armoniosi.
E' un'opera molto colta, un ottimo esercizio di stile, ma manca, naturalmente per scelta artistica, la verticalità dei sentimenti: le passioni sono ovattate e, a volte, un po' frenate da una formalità inamovibile.
Oltre a una capacità linguistica di livello, notevole è l'abilità descrittiva: Bernardo riesce a rappresentare perfettamente ogni soggetto, luogo o persona voglia comunicarci. Il Tripode di Delfi è un'opera dal sapore antico, immersa nel passato e deve essere letta con presupposti culturali adeguati, altrimenti non se ne coglie il valore e l'intenzione.
(Paolo Tognola)
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