Genere: Narrativa

Trama:
Italia è una giovane cubana con il Belpaese nel destino e nel grembo. Quando il frutto della passione con un avventuriero italico conosciuto mesi prima viene improvvisamente alla luce, anche i suoi piani di raggiungere la terra promessa finiscono per stravolgersi completamente. Italia è un viaggio di uno strano trio formatosi casualmente nella hall di un fatiscente ostello dell'Avana, e che prende corpo passo dopo passo in un labirinto di gioie, frustrazioni, demoni privati, colori sgargianti, sapori speziati verso una destinazione ignota che appare via via sempre più irrilevante. Perché nel viaggio ciò che conta è come arrivare e non dove.

Recensione:
Un libro breve dotato di un'intensità coinvolgente, che stringe il lettore nelle sue spire, guidandolo in un duplice viaggio verso il destino. "Italia" entra dentro e con la sua trama trasporta lontano, nei luoghi e nei sentimenti.
Alessandro Cona possiede il dono di una scrittura vivida, in grado di trasmettere chiare visioni di ciò che va raccontando. Le scene descritte sono lì, dinanzi agli occhi, pronte per essere toccate. Quando si rivelano come recite della mente c'è un certo disorientamento nel tornare alla realtà, ma è sufficiente riprendere la lettura per dare nuova linfa alla magia.
Due personaggi straordinari accompagnano nella storia. Italia, che titola l'opera, ragazza cubana desiderosa di lasciare l'isola che tutti considerano un paradiso, per cercare una nuova vita nella nazione omonima. Diego, che dall'Italia fugge, rincorso da ricordi dolorosi ed inconfessabili, alla ricerca della pace, dell'oblio, di qualunque cosa gli permetta di dimenticare.
Sono due figure simili sotto alcuni aspetti, in contrasto in altri. Basta pensare alla visione che hanno di Cuba: il disincanto di Italia che vede miseria e mancanza di reali prospettive, contrapposto alla fascinazione di Diego, sedotto dall'alcool e dalle compagnie occasionali con le quali accendere la passione. Alcune scene hot si trovano nelle pagine, senza però risultare fastidiose, sono complemento narrativo.
Insieme Italia e Diego, come compagni per caso, portano il lettore in una esplorazione dell'isola e delle loro vite, permettendoci di guardare nei cuori e nelle esperienze come mai potremmo fare nel reale.
Ai ritmi caraibici di danze avvolgenti, si scopre pian piano la verità di lei e quella di lui, e quest'ultima ad un certo punto la si teme, perché la si immagina. La comprensione arriva ben prima della rivelazione e fa male, è un pugno allo stomaco, una catena che si vorrebbe spezzare, un film che si desidera interrompere. Altamente emozionale, l'opera avanza, ci conduce sull'orlo di un abisso di dolore, mostrandoci il fondo. E nonostante questo, lo scritto che Cona, nella perdita e nelle sorprese, regala non solo speranza, ma una vera seconda possibilità, un dono immenso d'amore e di fiducia.
"Italia" è un viaggio, un cammino, un risorgere, perché la morte a volte non è la fine, ma un nuovo inizio.
(Tatiana Vanini)

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