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La rosa di cartapesta
di Tecla Rinaldi

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 133 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Amore e sentimenti

    Trama:
    Letizia, una giovane donna di 27 anni alle prese tra lavoro e Università, vive il dramma della malattia di suo padre, ormai nelle fasi finali, e della sua morte. In quel periodo di alta vulnerabilità, incontra Luca, trentenne, carino, ricco, ambizioso, sempre gentile con lei che sembra fare di tutto per conquistarla. Luca però non è single. Tra loro nasce una forte intesa sorta da un susseguirsi di eventi che li vede entrambi coinvolti. i due si avvicinano ancora di più quando Luca, appassionato di fotografie, chiede a Letizia di posare per lui. Nasce quindi tra loro una relazione proibita. Letizia ha due amici (che rispecchiano le voci della sua coscienza): Marco, che la mette sempre in guardia sul rapporto con Luca che si scopre essere un uomo furbo e dalle svariate maschere, e Sonia che invece cerca di convincerla a lasciarsi andare e a vivere le emozioni del momento senza farsi troppe domande. Letizia si trova così molto confusa tra la voglia di seguire il suo cuore e la paura di soffrire. Come finirà tra i due? Quali segreti nasconde il vero Luca, che si scopre coinvolto in qualcosa di terribile? Le persone ci possono ingannare e farci del male ma alla fine cosa conta di più dell'amore? La speranza è che tutto quello che viviamo abbia un senso e da questo senso coglierne l'insegnamento.

    Recensione:
    I sentimenti sono il filo rosso che lega e movimenta la trama di questo libro.
    Non aspettatevi un romance dolce e lieto; in "La rosa di cartapesta" Tecla Rinaldi esplora in maniera profonda i meccanismi della relazione padre/figlia e parallelamente i legami che si instaurano tra gli amici, ponendo poi l'accento sugli amori che sono un'altalena di passione, dipendenza, speranze e bugie negate oppure manifeste.
    La protagonista, Letizia, è una giovane donna nella quale è facile riconoscersi: si divide tra lavoro e studi universitari, dove si scontra con professori classisti che privilegiano chi si dedica solo ai libri mettendo i bastoni tra le ruote a chi, invece, di difficoltà sul proprio cammino ne trova tante da subito. E' un personaggio reale, tridimensionale, che oscilla tra tenacia ed ingenuità. E' buona, sincera negli affetti, con un cuore solitario pronto a battere e ad aprirsi all'amore. Si offre al mondo con timidezza, in punta di piedi, ma con onestà, e si aspetta di ricevere in cambio altrettanto.
    La prima parte del romanzo è incentrata sulla malattia del padre di Letizia, una situazione pesante, che ci porta nel mondo di chi vive gli ultimi mesi di una persona importante, fondamentale. Ricordi, parole dette e tante ancora da dire, che non potranno essere esternate tutte per il poco tempo che scivola via inesorabile. Si vive sospesi da un lato in attesa dell'inevitabile, dall'altro si cerca una normalità tra impegni quotidiani ed uscite con gli amici. La mente si libera per pochi istanti per poi tornare lì, in casa, nella sofferenza, accompagnati da un senso di colpa che non ha ragione di esistere ma si prova, perché siamo umani, pronti a flagellarci anche su ciò che esula dal nostro controllo.
    Già qui l'autrice getta le basi della relazione amorosa che esploderà nella seconda metà dell'opera, giustificando e spiegando anche il titolo.
    La scrittura è corretta, anche nelle scene di passione si mantiene sul consentito, senza cadere mai nella volgarità e nella pesantezza di scene descritte troppo profondamente. La narrazione in prima persona ci offre dialoghi e momenti introspettivi, dove le sensazioni e i dubbi di Letizia vengono esibiti al lettore. Con lucidità l'autrice coinvolge il suo pubblico in quelle relazioni ambigue, vissute dal lato di amanti che giustificano ad oltranza l'amato: ama me, con la fidanzata non è felice, il legame con lei è una situazione che si trascina, con me è diverso, io lo cambierò. Il lettore, che ha il privilegio del punto di vista esterno vede con maggior chiarezza di Letizia, partecipa alla sua storia, ma si sente chiara la voglia di scuoterla, di costringerla ad aprire gli occhi, ad ascoltare gli avvertimenti, a non nascondere la testa nella sabbia. Una canzone diceva "gli uomini non cambiano". Luca, l'uomo in questione, è un lupo subdolo, furbo, affascinante e bugiardo. Letizia vivrà un amore che è esattamente come una rosa di cartapesta: bellissimo, ma fragile; perfetto all'apparenza, ma senza la profondità, la verità e il profumo degli amori veri, delle rose che esplodono nei giardini.
    Il finale si innalza in una nota noir che rivela, inappellabile, la natura di chi non merita, di chi sa solo prendere quando e come vuole, dando in cambio solo doni avvelenati e fiori finti.
    "La rosa di cartapesta" è un libro per riflettere, per imparare ad ascoltare le sensazioni, le intuizioni, le voci di chi ci mette in guardia avendo a cuore il nostro bene. Esistono relazioni giuste e relazioni sbagliate, e le seconde vanno troncate. Soffrire cinque minuti subito è meglio che soffrire mesi dopo. Una rosa di cartapesta non potrà mai essere una rosa vera.
    (Tatiana Vanini)



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