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Luna di sangue
di Francesco Sulis

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    Casa Editrice: Santelli - 316 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Mistery

    Presentazione:
    In un'estate particolarmente torrida l'annunciata eclissi di luna porta degli sconvolgimenti nella vita di Leo. L'intrepido ragazzino con la passione per le scienze vive un'esperienza al limite del paranormale proprio quando l'adolescenza bussa oramai alle porte.
    In compagnia degli inseparabili amichetti trascorre le giornate nell'attesa dell'evento, ma è immediatamente dopo che deve fare i conti con una quotidianità che risente degli effetti della luna rossa. Tra profezie di non facile lettura e l'impossibilità di farne parola con chicchessia si dipanano audaci quanto ingenui tentativi di allarmare le forze dell'ordine.
    Il rapporto di forte complicità con la nonna paterna, il cui passato doloroso si ripresenta con puntualità disarmante, si intreccia con la figura del custode del Parco delle Rimembranze, la cui aura di mistero contagia adulti e bambini, mentre il precipitare degli eventi si ripercuote in famiglia moltiplicando dubbi e interrogativi.
    Quando poi gli accadimenti prendono la piega auspicata, Leo sembra scorgervi la quadratura del cerchio, ma i colpi di scena sono tutt'altro che esauriti, contribuendo ad alimentare miti e leggende della luna di sangue.

    Estratto dal libro:
    Io mi chiamo Leonardo Piediscalzi e, come si può facilmente immaginare, il cognome è sempre stato fonte inesauribile di battute da parte di amici, parenti e conoscenti. A dispetto dei miei dodici anni, ho dovuto imparare in fretta a farmi scivolare addosso l'umorismo spiccio che attanaglia chiunque venga a conoscenza delle mie generalità.
    Forse anche per questo ho sempre amato giocare agli indiani e cowboys, unica occasione in cui sentivo di essere addirittura un privilegiato. A lungo papà mi ha fatto credere di essere discendenti di una importante tribù di nativi americani, i cosiddetti Piediscalzi del Nevada, rinomati guerrieri che affrontavano le battaglie, la caccia e le intemperie dei freddi inverni rigorosamente a piedi scalzi, per l'appunto.
    Sulla genesi del mio nome circolano da sempre in famiglia due diverse teorie contrapposte; secondo quella paterna, sarebbe stato scelto da papà in onore del suo idolo calcistico, l'omonimo giocatore brasiliano che all'epoca militava nelle file del Milan; secondo quella materna, decisamente più attendibile, sarebbe esclusivamente da attribuire a nonna Leonarda, portando avanti la tradizione secondo cui si assegnava ai primogeniti uno dei nomi dei nonni.



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