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Mi hanno finito i titoli
di Edoardo Franco Manenti

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 92 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Mi hanno finito i titoli, c'è poco altro da dire. All'interno ci sono racconti, ma non sono veri racconti. Ci sono personaggi, ma non sono veri personaggi: l'unico personaggio vero, in effetti, siete voi. C'è anche uno scrittore, che però non è molto capace. Ma voi dategli una chance, potrebbe anche piacervi.

    Recensione:
    Un autore che rischia sul filo del "cosa diavolo sta scrivendo?", poi con perfetta scelta di tempi e sagace intelligenza mette un elemento che spiazza, spezza il filo del non comprendo e porta su un binario che è affascinante seguire. Edoardo Manenti costruisce un libro che è una matrioska letteraria, un gioco di scatole e specchi, ad andamento circolare che appare lineare. E' fantasia, è realtà, è finzione ed introspezione: "Mi hanno finito i titoli" è antologia di racconti in una narrazione unica, è un divertissement e al contempo una disamina del concetto di creazione narrativa. Storie che si alimentano l'una con l'altra, diverse, che contengono avventura, un pizzico di horror, ma anche dolce tenerezza e follia lovecraftiana per approdare al piano della continua lotta interiore tra fantasia e coscienza, tra spinta creativa ed ancoraggio al reale. Una guerra interna dell'uomo, di tutti gli uomini, ancora più cruenta e viva in chi tende ad una professione come quella dello scrittore, dove i sogni spesso si infrangono contro lo scoglio della realtà.
    Voli pindarici che si schiantano sul terreno, dal quale si rialzano per arrivare chissà dove, magari solo per planare nuovamente al suolo.
    La scrittura corre, chiara, nitida, capace di creare immagini e di capovolgerle.
    Partendo da un inizio possibile succede di tutto, impossibile prevedere gli sviluppi. Una scelta ardita e pericolosa. Si ha davvero ad un certo punto la sensazione di una narrazione distorta, senza capo né coda. Si corteggia l'abbandono del volume, ma l'autore lo sa, lo percepisce, ed instaura al momento opportuno un dialogo col lettore, tenendolo con sé.
    I personaggi sono unici, speciali e non posso dire altro, vanno scoperti al ritmo delle pagine. Ciò che è chiaro è che ci si sente davvero parte di questo scritto, breve, di una costruzione perfetta per attrarre senza stancare.
    Con "Mi hanno finito i titoli" lo stupore diviene divertimento, lo straniamento passione. A conclusione dell'opera c'è appagamento, quello che nasce dall'aver letto una bella storia, o cento.
    "Mi hanno finito i titoli", un autore giovane che risentiremo, per un'opera che è una, nessuna e centomila.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Magari non è poi così importante scrivere una storia. Magari è più importante vivere.

    Senza Lettore lo Scrittore perde il suo scopo.

    Scrivere è quanto di più umano si possa fare, è unico, personale. Come può essere perfetto? Non deve.



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