Genere: Noir

Trama:
Se guardi Eddie, che cosa vedi? Un musicista da trenta dollari la settimana che siede davanti a un pianoforte di seconda mano. Un nessuno dallo sguardo assente le cui ambizioni nella vita ammontano a zero, un fallito che lavora da tre anni in un locale senza aver mai chiesto un aumento. Che non brontola quando le mance sono scarse, che non si lamenta nemmeno quando gli ordinano di aiutare a spostare tavoli e sedie al momento della chiusura, o di spazzare il pavimento, o di svuotare i portacenere. La sua presenza non significa nulla, quasi che lui non fosse lì e il piano suonasse da solo. Indifferente a tutto, con gli occhi fissi sulla tastiera, è contento della sua paga da fame e degli stracci che ha addosso. Ma non è stato sempre così. E quando suo fratello entra da quella porta in cerca d'aiuto, perché si è di nuovo messo nei guai, è come se fosse entrato il destino a riprendere con Eddie un discorso lasciato a metà. Un destino che non dimentica e non perdona.

Recensione:
Ignorato in vita, Goodis è stato riscoperto solo dopo la morte. A partire dalla Francia, le sue opere hanno ispirato registi e ora le possiamo apprezzare anche in italiano.
"Non sparate sul pianista" è un noir intenso che gira tutto intorno al personaggio principale Eddie, un pianista enigmatico, e alla catena di eventi drammatici messi in moto, in maniera involontaria, da uno dei suoi fratelli.
Eddie è un uomo complesso, che siede al piano di un locale da quattro soldi, silenzioso, indifferente a tutto e a tutti, e usa un sorriso tranquillo per comunicare.
L'autore lo rende loquace verso il lettore rendendo manifesti i suoi pensieri. E' come se Eddie avesse più personalità che, parlando nella sua testa, lo raccontano, lo sollecitano dandogli consigli, avvertimenti e moniti. E' un anima romantica, artistica, con un atteggiamento tra lo svagato e l'assente, che ha tanto sofferto nel passato. Talento ed ingenuità si sono scontrati con la durezza e l'aridità del mondo, cambiando la sua indole, rendendo un uomo buono un animale selvatico pronto ad uscire e a lottare con i pugni.
I personaggi di Goodis sono scelti tra gli ultimi, tra quelle ombre che popolano la notte e vivono con pochi spiccioli e di espedienti. Sono figure vinte che risultano vincenti, gente che affascina e strega. La trama si muove seguendo gli esiti di un furto ad un'organizzazione malavitosa, portando ad un serie di eventi che, a valanga, travolgono Eddie e chi gli sta accanto. Inseguimenti, pestaggi, sparatorie e morti.
Questo noir si muove tra azione ed indolenza, senza mai cadere nella volgarità e restando sempre su un piano di profondità di sentimenti che incanta.
Un tenero sentimento inizia a farsi strada nel cuore del protagonista, che invece di abbandonarsi ad esso, tenta in tutti i modi di combatterlo. Perché la situazione di oggi è troppo simile a quella che ha già vissuto, troppo perché questa volta si possa concludere con un lieto fine.
"Non sparate sul pianista" è un noir disincantato, che narra l'esistenza di coloro che non vincono, che possono sperare solo di raggiungere un pareggio e una relativa tranquillità. Un'opera avvincente per la scrittura, imperdibile per i personaggi, appassionante per la storia.
(Tatiana Vanini)

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