Logo Libri e Recensioni

Iscriviti alla Newsletter per ricevere GRATIS i nostri aggiornamenti.





Genere: Poesia

Trama:
Sono nato di novembre - dichiara Massimiliano Giannocco in una delle sue composizioni - nato in quel momento in cui il vento prega la morte delle foglie, che si accasciano lungo il marciapiede, tenute ferme / sull'asfalto / dal piovoso / purgatorio.
Così si presenta Massimiliano Giannocco, in questa sua Novembre, in questo "sono nato di novembre" che riecheggia tanto "sono nata il 21 a primavera" di Alda Merini, come se il suo materiale biografico fosse per l'autore un punto di partenza per elaborare una personale visione della realtà, come se la sua scrittura vivesse attraverso una versione metaforica ed ermetica dell'esistenza.

Recensione:
"Novembre" è una silloge di Massimiliano Giannocco che, pur rientrando nei canoni della poesia ermetica, non disdegna riferimenti classici ricercando termini desueti e forbiti, tuttavia si ha sempre la sensazione di un distacco, a tratti parodico e sarcastico, da questa classicità ostentata, quasi una presa di coscienza del ruolo già completamente assolto da certa letterarietà che ha fatto il proprio tempo.
Ravviso, nella scrittura di Giannocco, un percorso autorevole, responsabile e chiaro, sia nella forma poetica sia nei contenuti elevati, che sono profondamente umani.
Mi sento di affermare che il lavoro poetico dell'Autore è un lavoro di "co-incidenza", nel senso che nella propria opera riesce a far coincidere, in modo mirabile, la nostra umanità dolorante, ma fiera, e l'amore presente di un Dio, di cui percepiamo la presenza quando ne avvertiamo l'assenza, che siamo liberi di accogliere e amare nelle sue varie rivelazioni che l'autore, abilmente, sa mostrare/rivelare, per quanto talvolta non subito in maniera evidente.
La ricchezza umana di Giannocco, fatta di sensibilità agli eventi individuali e sociali dei nostri tempi, è l'anima speciale di tutta la sua raccolta fino in ogni suo recondito angolo.
Bisogna riconoscere al poeta un tenace lavoro di lima, di scorporo di concetti e levature, per lasciare il netto e non il lordo di certa poesia prolissa e vaniloquente e gli si perdona il già evidenziato uso, qua e là, di parole ricercate che danno alle composizioni quel vago afrore di lirismo; al contempo il testo scorre, gradevolmente in bilico tra una scrittura classica e una scrittura moderna, in una sorta di controsenso: un lirismo che si va modernizzando e un modernismo poetico che apre al lirismo. E' in questo delicato equilibrio che si gioca, a mio avviso, la poetica di Giannocco, che ha una sua propria caratteristica di sapersi parte integrante di un mondo che lo chiama in causa e verso i cui guasti si orienta criticamente; le poesie sono pensieri su se stesso e sul proprio rapporto con il mondo, esposti con umiltà, intelligenza e capacità di percezione sinestetica. Giannocco non ha una voce che grida e sparge epiteti, ha invece una voce seria e pacata che sa dire ciò che manca al mondo che lo attornia, per quanto egli, un po' volutamente, un po' per il suo essere schivo, talvolta se ne allontani.
Nel libro v'è una mestizia di fondo che nasce dalla coscienza di un tempo insondabile nella sua ampiezza, da cui il tentativo di cogliere appieno i frutti dell'esistenza, prima che degeneri nel nulla: una sorta di "carpe diem" esistenziale pur nella speranza cristiana della vita eterna.
Vi è, in tutta la raccolta, come un filo di disagio serpeggiante rivelatore di quell'instabilità esistenziale per la quale il poeta è condannato a stare sempre in bilico su un non ben definito precipizio, ma con il coraggio della profonda consapevolezza di una propria vocazione all'incontro con la parola poetica, parola che appare come un'entità difficile da imbrigliare su un foglio al fine di obbligarla a esprimere ciò che l'anima percepisce e vive nell'ambiente della propria esistenza e per cui il Poeta manifesta il suo "timore di creare".
In molti componimenti i luoghi sono protagonisti: le città, il paesaggio antropizzato, urbano e naturale insieme a creare una cartolina d'autore.
Un ottimo lavoro di cui consiglio una lettura attenta e consapevole.
(Luisa Debenedetti)

Citazioni da questo libro:
"Siamo vittime inconsapevoli
di sistemi obnubilanti.
Il rintocco dell'ora
si fa sempre più veloce
e il tempo si riduce."
(Schiavi oggi)

"Anche l'anima muore,
prima del corpo.
Atemporale eppure mortale,
non resiste allo sperpero dei giorni,
ai conati di vomito
di una vita senza senso."
(Anima)



POTREBBE INTERESSARTI ANCHE





Il libro consigliato

Il libro consigliato

Iscriviti alla Newsletter...

newsletter ...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.

Iscriviti qui!

Cerchi un libro?

Inserisci il titolo, parte del titolo o il nome dell'autore:



Norme sulla privacy