R-esistenze
di Simone Pompetti
Casa Editrice: Bookabook - 128 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Storie vere
Trama:
Vivere è sempre un po' resistere, in innumerevoli sfaccettature, a volte violente, a volte nascoste, a volte inconsapevoli. Sedici storie alle prese con le provocazioni della vita: due bambini che vanno con la loro curiosità contro le regole del sistema, un prete di paese che si oppone agli invasori, corpi in tensione con le proprie menti, l'impossibilità di accettare alcune parti di sé, la deriva dei rapporti familiari, dalle piccole sfide quotidiane alla lotta contro il diavolo in persona. Scorci di esistenze che si manifestano in resistenze.
Recensione:
Una raccolta di racconti di vita vissuta, ricordi di persone che duramente hanno lottato nella loro vita per sopravvivere, fattore da cui nasce il gioco di parole che dà origine al titolo: R-ESISTENZE, come l'esistenza di queste voci narranti che cercano di resistere alle avversità che trovano sul loro cammino.
Persone così diverse fra loro, nate e cresciute in epoche differenti, in ambienti assai diversi, trasportano il lettore fra i loro più disparati ricordi. Come l'autore stesso fa notare sin dall'inizio, essendo queste testimonianze nude e crude e quindi riportate esattamente così come sono venute alla luce, i testi in alcuni casi appaiono acefali o mutili, mancando a volte anche di un vero e proprio finale, o perlomeno con l'assenza della classica frase di chiusura alla quale si è normalmente abituati nei brevi racconti. Da notare la citazione a fine prologo: Testimonianze, storie, racconti di persone, di esistenze chiamate a resistere.
Una raccolta di racconti che oserei definire "fuori dal comune", ma nel senso buono di una nuova esperienza letteraria e certamente da provare.
Memorie di vittime di guerra: c'è chi scappa per la propria salvezza e un prete che invece resiste per la sua chiesa. La disperazione di una giovane costretta alla prostituzione e i ricordi di un bambino che sogna ad occhi aperti e commette marachelle, altri ancora alla scoperta del mondo che gli è sempre stato nascosto, il tutto raccontato con l'innocenza che solo i bambini sanno avere, loro che riescono a vedere al dì là del colore della pelle e che nemmeno un muro può dividere. Storie raccontate attraverso lettere custodi di segreti, delle ultime volontà di chi le ha scritte, indirizzate a una famiglia perduta da tempo o a un amico, una di esse si firma col nome di: Quinto Cassio (colui che nella storia scagliò la lancia nel costato di Gesù), racconta tramite quei pensieri scritti su carta, la versione dei fatti di quest'ultimo.
Un padre disperato per le tristi sorti del figlioletto malato, il rimorso di un'anziana signora orientale, le follie di un monaco e altro ancora.
Una voce narrante al tempo passato, descrive fluidamente in ogni racconto i pensieri, i sogni e le paure del protagonista di turno, catturando, seppur per brevi pagine data la natura dei racconti, l'attenzione del lettore.
Sebbene sia ampia la diversità dei vari protagonisti, la medesima cosa li accomuna: la voglia di insegnare qualcosa, di essere anche solo una piccola lezione di vita (un significato diverso per ogni racconto), per chi sta leggendo fra quelle righe scritte accuratamente e dove si trova un uso corretto della lingua, priva di errori. La brevità dei racconti garantisce inoltre una lettura scorrevole e veloce per trascorrere qualche ora in sana compagnia.
Da leggere, consigliato!
(Silvia Garioni)
Citazioni da questo libro:
Ci sono momenti nella vita in cui i padri godono dei figli, altri in cui un padre deve lasciare il figlio libero di diventare uomo.
Quando si rompe il ritmo delle cose, esse, nella loro semplicità, risplendono come oro nel mondo.
In principio ci fu la voce, la parola. Poi giunsero i codici, i disegni, le sculture e i libri. In seguito fu il tempo delle immagini e dei suoni, e un po' alla volta, questi soppiantarono quelli.
Ci sono momenti nella vita in cui i padri godono dei figli, altri in cui un padre deve lasciare il figlio libero di diventare uomo.
Quando si rompe il ritmo delle cose, esse, nella loro semplicità, risplendono come oro nel mondo.
In principio ci fu la voce, la parola. Poi giunsero i codici, i disegni, le sculture e i libri. In seguito fu il tempo delle immagini e dei suoni, e un po' alla volta, questi soppiantarono quelli.
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