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Genere: Narrativa

Trama:
Che cosa rende una persona quella che è? Gli errori che ha commesso o il desiderio di essere migliore? Sono gli eventi della sua vita o le scelte che fa? Christopher, ragazzo cresciuto da genitori anaffettivi che sognava di fare il fumettista, all'età di vent'anni si trasferisce a Milano per dare una svolta alla sua vita, ma in seguito a delusioni che non tarderanno ad arrivare, vedrà come unica soluzione quella di unirsi a un gruppo di spacciatori e col tempo entrerà nel circolo vizioso di alcool e sesso occasionale. Saranno l'incontro con un uomo del passato e una ragazza della quale si innamorerà che lo faranno riflettere, portandolo così a porsi queste domande, dovendo scegliere se essere migliore o arrendersi.

Recensione:
"Rise", opera prima di Jessica Baldini, ci coinvolge nella vita di Christopher. E' un viaggio su una strada dolorosa, in discesa verso la distruzione, dove c'è comunque forza e bellezza, amore e speranza.
Romanzo di formazione, in una certa misura anche psicologico, nelle sue pagine trova tanto spazio, l'amicizia, l'amore, i sogni calpestati e la ricerca di una realizzazione personale che sia vera espressione del sé, nonostante le avversità, nonostante gli altri, nonostante tutto.
Il personaggio del protagonista Christopher, è ben costruito. Lo conosciamo da bambino e con lui si instaura un rapporto profondo, empatico. Le altre figure che lo circondano, restano più sulla superficie, con loro non si scende in intimità, forse perché sono un po' stereotipate, o perché, come nel caso dei genitori del personaggio principale, non conosciamo le ragioni che sono moventi del loro agire, benché il risultato delle loro azioni sia chiaro.
Impossibile rimanere impassibili davanti alle cattiverie inflitte ad un bambino intelligente, coraggioso, con un grande sogno che viene calpestato senza remore. Ci si arrabbia a vedere un ragazzo trattato ingiustamente, vittima di una manipolazione bugiarda. Si teme nel seguire i suoi passi verso un mondo criminale dove per lui non c'è speranza, una caduta nel buio, lontano dalla luce.
Crudo, duro a tratti, "Rise" è un romanzo dalla scrittura schietta, diretta. La storia scorre fluida, dinamica e ben ritmata. Ha una struttura ciclica, perché le domande e i dubbi che restano in sospeso nella prima parte, trovano risposta e corpo nel finale, che è un crescendo in tutti i sensi: di tensione, di scontro e di consapevolezza.
Fonte di riflessione, nelle pagine si conosce anche la bellezza di un sentimento vero e forte in grado di cambiare le carte in tavola. L'amore di una ragazza, un uomo importante che ha tanto sofferto e combattuto, mostrano a Christopher una strada diversa e regalano al lettore una speranza.
Ci rendiamo conto che i sogni sono importanti, come le nostre azioni. I primi si inseguono e indicano una direzione e smarrirli equivale a navigare senza più una bussola. Le seconde ci segnano con cicatrici profonde e, come un sasso gettato in uno stagno, emanano conseguenze che coinvolgono anche gli altri.
Eppure si può cambiare e rimediare, lo vediamo in un finale dolce amaro che Jessica Baldini trasmette chiaramente, con maturità permette ad una piccola luce di brillare nel buio, per altri che fuori, nella notte della vita, hanno smarrito il sentiero.
"Rise" è emozione, riflessione e crescita. Per chi cerca una storia che lasci un segno, è un libro da leggere.
(Tatiana Vanini)



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