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Taxinsonne
di Vincenzo Di Giacomo

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 206 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Noir

    Trama:
    Si erano conosciuti all'inizio dell'attività di tassista di Bruno, quando il ragazzo raccoglieva ancora i clienti in modo ordinario.
    Quella fredda notte di novembre dal cielo cadeva acqua a secchiate e lei, bellissima forma di donna nella semioscurità del temporale, era ferma sulla strada a fare da bersaglio. La fece salire in auto non perché l'avesse richiesto, ma per salvarla.
    Inzuppata fradicia, non riusciva a parlare, i denti serrati per il freddo, sfinita dall'umidità che le era entrata dai vestiti fin nelle ossa. Quando finalmente riuscì a riprendere tepore grazie al riscaldamento dell'auto, disse un indirizzo ma aggiunse "Non ho soldi, mi hanno derubato".
    Bene, pensò Bruno, la notizia era in tema con il tempo.
    Via degli orti cinquantaquattro. Dovette sostenerla e accompagnarla fin dentro casa, tremava ancora e batteva violentemente i denti, forse era la febbre, forse la paura. Bruno decise che non poteva scaricarla in quello stato. Le preparò un tè bollente, recuperò un antipiretico da un pensile farmacia in bagno, la aiutò ad asciugarsi i lunghi capelli neri, a togliersi i vestiti, a infilarsi un pigiama, a entrare nel letto, e andò via.
    Due ragazzi scompaiono, sembra si tratti di un rapimento organizzato allo scopo di far riprendere gli aiuti umanitari a un paese africano.
    Bruno è il tassista studente universitario in sociologia che li ha incontrati per ultimo. Candida è una escort di lusso molto legata a Bruno, che si presta di aiutarlo per evitare che la polizia scopra che ha omesso alcuni particolari sulla sera della scomparsa.
    Nei giorni che seguiranno il rapimento, le loro esistenze subiranno un rapido sconvolgimento.

    Recensione:
    Ottimo racconto nel quale trovano posto personaggi avvezzi a sedere ad una tavola riccamente apparecchiata dal destino, uomini e donne che seguono un percorso di vita semplice ed ordinario e reduci faticosamente rinati da veri e propri drammi esistenziali. Il luogo di ritrovo dove le loro tracce si incrociano è un taxi che percorre le strade durante la notte, un mezzo di trasporto che raccoglie storie, brandelli di esistenze, scampoli di umane fantasie destinate tutte insieme ad inserirsi come fili in una trama ben precisa, pazientemente tessuta dal conducente per soddisfare un proprio anelito di conoscenza. Su questo telaio allestito con cura e precisione, all'improvviso cala il velo dell'intrigo e del mistero. Accettando di contribuire a sollevarlo con delicatezza e non senza timore, Bruno, il protagonista che ha assunto il nickname di Taxinsonne, scopre una dopo l'altra molte verità nascoste fuori e dentro di sé; alcune piacevoli e risolutive, altre drammatiche e sconvolgenti. I personaggi chiave descritti in questa narrazione originale e ben architettata sono molteplici e tutti dipinti con passione, ognuno di loro porta con sé una testimonianza esistenziale opportunamente definita e collocata, parlante e coinvolgente, rivelatrice di una delle tante sfumature di colore della nostra società contemporanea. Tra loro, sono rimasta avvinta in modo del tutto speciale dalla figura di Candida, una donna alla quale non è mai stato consentito di essere bambina ed è costretta a morire a se stessa più e più volte, ritrovando sempre il coraggio di risorgere dalle proprie ceneri. Una interprete di notevole spessore, grande dispensatrice di ossigeno all'intera narrazione. Le ombre del Noir e le tenebre della notte sono colorate qua e là da vampate di passione dalle tonalità accese, dal rosso intenso di un mazzo di trentasei rose che esplicita una dichiarazione d'amore e dai colori di altre miscele floreali sapientemente predisposte per costituire interessanti messaggi simbolici.
    La trama è strutturata in modo organico e si sviluppa in maniera tale da agevolare l'interpretazione lineare dei fatti che si susseguono. L'esposizione è eminentemente presentata in progressione, fatte salve alcune indispensabili digressioni chiarificatrici del background esistenziale e comportamentale di alcuni personaggi di spicco. Le vicende narrate sono intriganti e coinvolgenti, assolutamente meritevoli di attenzione da parte del lettore e punteggiate qua e là da alcuni passaggi curiosi, divertenti e stuzzicanti, finalizzati ad allentare la suspense che permea l'intero racconto. Peculiare è la scelta dell'autore di inserire un prologo, non all'inizio del racconto, bensì immediatamente prima dell'epilogo. La parte descrittiva che fa da contorno alla struttura portante del romanzo è proporzionata nella giusta misura, senza eccessive e tediose dispersioni, ma sufficientemente accurata.
    Lo stile dell'autore è moderno, piacevole, molto diretto e raramente contaminato da espressioni volgari, mirate ad enfatizzare ed accompagnare passaggi in cui sono descritte situazioni sature di una particolare tensione emotiva. Anche i passaggi più scabrosi riportati nel racconto sono descritti in modo tale da non offendere la sensibilità del lettore, pur essendo la loro natura chiaramente esplicitata.
    Per tutte le caratteristiche sopra descritte, la lettura procede rapidamente, con un ritmo pressoché uniforme, eccezion fatta per i contenuti del prologo e dell'epilogo in cui è concesso un respiro più ampio in virtù di una vibrazione lievemente decelerata.
    Opera letteraria assolutamente raccomandabile a tutti gli amanti del Noir.
    (Angelarosa Weiler)

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