Casa Editrice: Newton Compton - 381 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Mentre un'epidemia di antrace flagella gli allevamenti della Val d'Agri, il cuore petrolifero della Basilicata, qualcuno fa apparire dei misteriosi altari nelle campagne, opera forse della stessa mano che ha tentato di sottrarre una preziosa reliquia da una chiesa locale. Quando, su un altare, tra croci e candele viene deposto il cadavere di una vecchia, gli eventi prendono una piega inattesa. Le accuse ricadono su Lucio Lobello, trentenne ludopatico e tossicodipendente che nasconde un segreto inconfessabile: quello di essere il diavolo, il principe delle tenebre in persona, che da millenni erra per il mondo sotto mentite spoglie sfuggendo a un gruppo di arcangeli che vorrebbe ricacciarlo negli inferi. O almeno così crede lui. Ma per scampare a una condanna per omicidio, stavolta Lobello dovrà allearsi proprio con uno dei suoi inveterati avversari: un prete...
Recensione:
Un thriller esoterico con elementi originali, questo è Il mistero della reliquia dimenticata.
Santarsiere incanta e magnetizza l'attenzione del lettore presentando un capitolo a vicenda già iniziata, con il protagonista e voce narrante sottoposto ad interrogatorio. Ovviamente molte cose risultano oscure per la mancata conoscenza degli antefatti, ma tanto basta ad incuriosire e a far continuare nella lettura.
Un salto all'indietro nel tempo letterario ed ecco che questa trama dai molti elementi inizia a svolgersi con logica consequenzialità, aprendo ogni capitolo con un versetto tratto dalla Bibbia.
Una scrittura fluida in prima persona ci presenta il mistero iniziale del romanzo: l'identità del protagonista Lucio. Chi è costui? Un genio caduto nell'inferno delle droghe e dell'alcool, in fuga da una banda di malavitosi, o Lucifero fatto persona, diavolo in terra eternamente inseguito da Michele arcangelo?
Intrigante questa doppia natura del personaggio, detective obbligato dal destino e da un prete, figura negativa alla quale ci affezioniamo trovandolo un "povero diavolo", un mascalzone intelligente, un truffatore arrogante, ma investito da un'aura maligna e attraente.
Delitti rituali e una misteriosa raccolta di documenti concludono il triangolo del giallo, sul quale la trama trova spunto e forza, regalandoci così un thriller interessante sotto molteplici aspetti.
Un piccolo paese dove gli allevatori sono alle prese con un'epidemia di antrace, è il teatro dell'azione.
Personaggi diversi, ben caratterizzati, e vittime di diversi vizi e scarsa virtù, gli attori che rendono il libro dinamico e godibile.
L'autore mette molti ingredienti nella sua opera, bilanciandoli perfettamente, dandogli credibilità e realtà come nell'astio prodotto dalla presenza di un campo rom in un terreno incolto, imbastendo misteri ecclesiastici, delitti di umana follia e crimini dettati dall'avidità, segreti che verranno tutti svelati alla fine lasciando al lettore la decisione conclusiva sull'identità di Lucio: il diavolo si è davvero fatto carne? Ciò che ne esce è un quadro dove la mancanza di moralità dimora sulla terra, corrotta e superba.
Consigliato a tutti gli amanti del thriller a sfondo religioso, un romanzo da non perdere.
(Tatiana Vanini)
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