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Genere: Gialli

Trama:
Marco Paraldi è un ex giornalista che ha aperto una vineria dietro Campo de' Fiori, a Roma. Cinquantenne dai modi spicci e con qualche fissazione - fuma il sigaro, non riesce a iniziare il romanzo giallo che ha in mente di scrivere, tifa per la Roma e adora cucinare per i suoi amici -, vive tra l'entusiasmo per la nuova attività e la nostalgia del vecchio mestiere. Un sabato notte, a Capalbio, di ritorno da una festa in compagnia della sorella Caterina, una strana coppia gli chiede un passaggio: Giorgia, una incantevole minorenne, spericolata e sicura di sé, e Nick, un ricco romano con il suv in panne. Pochi giorni dopo, la giovane va a trovarlo in vineria e gli racconta una storia inquietante su una sua amica, Noemi, sparita nel nulla: per Paraldi è l'occasione di tornare a fare il cronista. Ad accompagnarlo c'è Chicca, una principessa che lo corteggia, non troppo ricambiata: insieme attraversano una Roma invisibile in cui il male è trasversale e il bene solo apparente, popolata da broker spregiudicati e ministri corrotti, rapinatori spietati e transessuali romantici, feroci usurai, ex sfortunati attori porno e agenti segreti che bevono champagne. L'indagine si snoda tra i party esclusivi sulle terrazze del centro storico e le struggenti solitudini dei palazzoni multietnici della periferia, tra squallidi locali di lap dance e il lusso decadente dei Parioli. Quando Paraldi scopre la verità, il lettore si accorge che è forse inutile nutrire speranze di redenzione. E che la giustizia è affidata a uomini di cattiva volontà.

Recensione:
Un giallo che, dalle prime pagine, ci accoglie con la sua scrittura dinamica, piacevole e sarcastica. Un tono leggero che avvince e invita a proseguire. Tutto comincia con una rapina, portata a termine da tre individui misteriosi, dei quali scopriremo l'identità man mano che avanzeremo tra i capitoli, per connessioni insospettabili.
Il ritmo va in crescendo e, in contemporanea, l'aria scanzonata e luminosa si fa più cupa, oscura, per una discesa verso le brutte cose che succedono nel buio, coperte da luci che confondono, per un'apparenza scintillante che contiene vergogna, dolore e quella implorazione "Non farmi male" che titola l'opera.
Profondo, questo romanzo fa riflettere, sbattendoci in faccia quanto ci sia di sordido nella società, passando dalle feste del bel mondo che solo in apparenza non ha problemi, fino alla gente comune, a quelli che faticano per arrivare a fine mese e finiscono in giri da strozzo, senza sbocchi.
Il protagonista, ex giornalista ora oste, è un cinquantenne con un comportamento particolare come l'orologio a cucù del suo locale. Pieno di rigidità, in conflitto tra cuore e cervello, però ha altrettante qualità, quella di essere tenace se si mette in testa una cosa, come scoprire la verità su una scomparsa. Di fatto non è interessato, non sono affari suoi, non conosce nemmeno la ragazza sparita, eppure come un tarlo che scava e pretende attenzione, alla fine entra con tutte le scarpe nella vicenda, rimestando nella melma.
Tutti i personaggi del romanzo hanno il loro perché, di essere spalle o ricoprire ruoli fondamentali, incarnando figure positive o negative, per regalarci un mondo di suggestioni letterarie che è vicinissimo alla realtà. "Non farmi male" ci porta dove ragazzine che dovrebbero pensare solo alle uscite pomeridiane con gli amici, sono più annoiate delle anziane matrone, giovani che dovrebbero sbocciare e invece si perdono tra sesso, alcool e droga, con compagnie che non appartengono al loro tempo e alla loro età, per soldi, per voglia di televisione, in una visione distopica e finta di futuro sfolgorante. Gente senza morale, persa dietro ad un desiderio di sesso che è così basso e degradante per chiunque vi si accosti. La società non ne esce bene, eppure queste cose le notizie ce le ricordano quasi ogni giorno, mentre ci si chiede dove stiamo andando, e altri impuniti continuano a comportarsi nell'unico modo atto a conferirgli potere e divertimento convinti di essere nel giusto.
"Non farmi male" è un romanzo che si segue con attenzione, catturati dalla trama. Non si perde in buonismi, ma commuove; non è perfettamente in linea con la legalità, ma è capace di essere giusto; non fa sconti, non fa prigionieri. Non si può sistemare tutto, lo scopriremo noi insieme al suo protagonista, ma qualcosa si deve fare.
Un giallo che prende di pancia e non si può lasciare. Consigliato.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
Non è vietato fare qualcosa di bizzarro, se ti fa sentire meglio. L'importante è che non faccia sentire peggio gli altri.

Quando cominci a dare un senso alle cose significa che stai invecchiando.

Le storie che leggo mi portano in posti lontani. E sono sempre migliori di quelli che frequento abitualmente.

Il tempo corre, il tempo non è lento.

Dello stesso autore:
Il potere di uccidere



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