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Genere: Thriller

Trama:
Un gruppo di persone influenti, la cui maggiore aspirazione è vivere al limite. Gente esperta, che ha lasciato un'impronta sul paese e pensa più in grande degli individui comuni. Un collegio esclusivo li ha uniti in gioventù, hanno fatto di Arancia meccanica il loro film culto, e dopo vent'anni la passione per la caccia li tiene ancora insieme. Sono potenti e sono ricchi, divorati dall'eccitante inquietudine della sfida, ma nonostante le carriere impeccabili, sui loro anni di scuola circolano storie sconvolgenti, sospetti di violenze mai denunciate, perfino del tragico omicidio di due studenti, fratello e sorella, i cui corpi martoriati furono ritrovati in una casa di vacanza non lontano dal collegio. Quando l'incartamento del caso ormai archiviato finisce misteriosamente sulla sua scrivania alla Sezione Q, Carl Morck si rende conto che tra quelle pagine c'è qualcosa di molto sbagliato e, con l'aiuto del suo assistente siriano Assad, decide di riaprire le indagini. Le tracce portano ai vertici della società, ad agenti di borsa e chirurghi estetici che regnano sulla debolezza della gente. Ma puntano anche al mondo opposto, quello degli emarginati e dei disperati, dove una senza tetto granitica ha deciso che chi ha abusato di lei, mortificandola, pagherà per le proprie azioni. Un'indagine che attraversa l'intera gerarchia sociale, e che rivela che troppo spesso il male nasce da diffidenza e assenza di empatia, e che freddezza e mancanza d'amore possono avere esiti mostruosi.

Recensione:
Secondo thriller che ha come protagonista Carl Morck e la sezione Q, "Battuta di caccia" si rivela oscuro e violento nella trama, appassionante, sconvolgente ed impossibile da abbandonare.
Adler-Olsen ha una scrittura impattante, graffiante, che scorre veloce come un fiume in piena, capace di trascinare nei suoi gorghi sensazioni ed emozioni, tanta profondità e dissacrante lucidità nell'analisi della società.
Un fascicolo giunto in maniera misteriosa sulla scrivania di Morck, porta l'attenzione su un caso vecchio di vent'anni, un vaso di pandora pronto a rovesciare un mare di segreti, un sordido patto, violenza e follia senza fine.
Il lettore scoprirà ben presto chi sono le persone implicate, questo romanzo non è un'indagine improntata sul chi. E' un mondo, quello che si spalanca in queste pagine, fatto di gravi e severi disturbi mentali. Le colpe e le responsabilità vanno distribuite, attribuendo a ogni membro del branco un ruolo preciso. Saranno il come ed il perché i veri motori, capaci di trascinare in avanti una storia dinamica e perfettamente scandita. Tra passato e presente, tra i ricordi di uno e il presente di un altro, ripercorriamo la gioventù sregolata dei rampolli danesi e il successo economico della vita adulta. Chi ha tutto però, a volte difetta delle cose fondamentali: famiglie amorevoli, capaci di dare calore, vengono sostituite da legami freddi e vuoti, da collegi esclusivi che alimentano fedeltà false; colpe taciute, insabbiate, comprate portano ad un super ego dove a esseri, che si credono superiori, tutto è concesso.
Violenza gratuita contro vendetta implacabile. Due treni senza conducente destinati a scontrarsi, lasciando sul terreno molte, moltissime vittime.
La lettura di questo romanzo sarebbe davvero pesante, per i temi trattati, ma l'autore è capace, e ben bilancia l'oscurità dei cattivi con l'ironia dei buoni. Morck e i suoi sempre più bizzarri collaboratori, coi loro rapporti disfunzionali, ma assolutamente efficaci, regalano leggerezza, divertimento e alimentano la parte investigativa che ogni thriller possiede.
"Battuta di caccia" coi suoi personaggi stratificati e complessi, fa riflettere sull'uomo, l'unico animale capace di uccidere per il solo divertimento, per la gratificazione personale. Fa nascere un interrogativo fastidioso quanto impellente: mostri si nasce o si diventa? Cosa si rompe nei delicati meccanismi della psiche per portare a tanta efferatezza? Assenza o presenza di empatia, questo è il nodo principale. C'è recupero per certi elementi?
Ci sarebbe tantissimo da dire su questo scritto, così tanto che posso riassumerlo in un solo modo: leggetelo.
Una discesa nell'abisso, dalle vette dorate dell'élite e della ricchezza alle strade dei tossici e dei senza tetto. Per la sezione Q una caccia che può avere esiti infausti. Per le vittime, per chi resta, per la giustizia, Morck e la sua squadra daranno il meglio.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

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