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Genere: Thriller

Trama:
Quando, lungo la costa di Cipro, le onde spingono a riva il cadavere di una donna mediorientale, il grande contatore della vergogna che si affaccia sullo stesso mare a Barcellona segna il numero 2117. Tante sono le vittime del Mediterraneo dall'inizio dell'anno, tanti i disperati che nella loro fuga verso l'Europa non ce l'hanno fatta. Ma la donna senza nome non è annegata mentre cercava di raggiungere la terra promessa, perché qualcuno l'ha uccisa prima, gettandone poi il corpo in acqua. E mentre i media di tutto il mondo fanno circolare la sua immagine, un ragazzo di Copenaghen, novello samurai rinchiuso da mesi nella sua stanza a giocare a Kill Sublime, mette a punto un piano folle per vendicarla. Anche Assad, l'enigmatico assistente di Carl Mørck, nell'istante in cui riconosce la nuova vittima del mare ha un violento crollo nervoso. Come una misteriosa forza della natura, per più di dieci anni l'uomo dai mille talenti ha lavorato ai casi dimenticati affidati alla Sezione Q, ma nessuno conosce veramente la sua storia, nessuno potrebbe giurare sulla sua origine, tanto meno immaginare i segreti che custodisce. Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per fermare un attentato che potrebbe spazzare via uno dei centri nevralgici del vecchio continente, il resto della Sezione Q, Gordon e Rose in testa, si trova ad affrontare l'inchiesta a più alto tasso emotivo che abbia mai avuto tra le mani. Per tutti, sarà una sconvolgente corsa contro il tempo, che potrebbe finalmente restituire ad Assad il suo passato.

Recensione:
I thriller della Sezione Q sono, con questa nuova opera, arrivati all'ottavo capitolo.
Contraddistinti da una scrittura brillante, capace di suscitare emozione, non mancano di accostare ai crimini, disarmanti analisi della società moderna.
"Vittima numero 2117", non si discosta da questa ricetta vincente e, inoltre, ci regala qualcosa in più. Mentre i casi trattati dai romanzi sono diversi, unici e si reggono in piedi da soli, le vicende del protagonista Carl Morck e della sua squadra, seguono al contrario un filo conduttore che, libro dopo libro, scava sempre più in profondità nel loro intimo, facendo conoscere al lettore nuovi aspetti di questi personaggi, che li rendono umani, profondi e reali oltre ogni dire. Sono figure alle quali ci si affeziona, fanno parte di noi come una famiglia che ci si è scelti. Sarà il passato di Assad, misterioso aiutante di Morck, a divenire preponderante in questo ultimo scritto, a dare linfa e vigore ad una trama che incolla alle pagine, che fa tremare per le implicazioni e le dolorose storie che porta alla ribalta.
I capitoli si suddividono nei vari personaggi, mostrandoci il loro punto di vista, le azioni e le motivazioni che le alimentano. In ogni capitolo si mantiene costante ed uguale il conto alla rovescia dei giorni che passano, che aumentano la suspense e fanno presagire l'avvicinarsi del fulcro della trama.
La squadra si dovrà dividere per affrontare due minacce diverse, ma ugualmente tragiche: da una parte Carl e Assad dovranno sventare un attentato terroristico, dall'altra Rose e Gordon in lotta contro un ragazzo che minaccia una strage partendo dalle mura domestiche.
Mescolando sapientemente fatti veri di cronaca, storia e costume, alla sua fantasia esplosiva e capacità espositiva, Adler-Olsen racconta con efficacia le tragedie della migrazione, delle vittime del mare e non solo. Famiglie divise, spezzate, che si confrontano con una versione personale dell'inferno. La radicalizzazione che colpisce gli insospettabili, stendendo un velo di morte su ignare vittime, che si stanno magari godendo una passeggiata in una giornata di festa. La rabbia, l'intolleranza e la vendetta. La follia lucida e determinata. Mancanza di rispetto ed empatia. Queste emozioni si scontrano con la voglia di vivere, di riuscire nella vita, con la capacità di amare oltre la lontananza, alimentando un ricordo che non si ha la certezza di poter riafferrare.
Tragedie globali che si alternano a disperazioni solitarie. Ecco quindi che l'autore accosta la storia di un ragazzo che si isola dal mondo, si rinchiude nella sua stanza nelle immagini di un gioco violento. Hikikomori: così sono definiti quei ragazzi in Giappone che si trasformano in morti viventi davanti ad uno schermo. Alcuni si salveranno, altri moriranno completamente. Il giovane in oggetto nel libro ha tendenze omicide, agevolate da una famiglia disfunzionale ed anafettiva. Anche lui è una bomba, capace di esplodere con esiti meno distruttivi di quelle di un terrorista, ma ugualmente spaventosa, perché inaspettata sebbene forse prevedibile.
"Vittima numero 2117", è un romanzo che parte dal passato e ci trascina in una situazione odierna. E' uno scritto veloce, coinvolgente, che sentiamo vicino ed attuale.
Non dà tregua né riposo, una volta cominciato va finito, per scoprire tutto, per sapere chi si salverà e chi no, perché gli eroi che abbiamo imparato ad amare sono in pericolo e la loro eventuale sconfitta si trasformerà in un bagno di sangue.
Intenso, quest'ultimo capitolo della Sezione Q non delude. Regala emozioni e tantissimi spunti di riflessione.
Strepitosi se letti nella giusta sequenza, questi romanzi sono imperdibili.
(Tatiana Vanini)

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