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Genere: Thriller

Trama:
Joe Lynch è un uomo con una vita stabile. Una moglie che ama, un figlio molto sveglio, un lavoro da insegnante che lo appaga. Ma tutto comincerà a crollare quando, un giorno, ha una discussione con il suo amico Ben in un parcheggio e lo lascia a terra tramortito, perdendo nel contempo il cellulare. Quando torna per recuperare il suo smartphone, Joe scopre che l'amico è letteralmente sparito nel nulla e che qualcuno ha iniziato a pubblicare post sul suo profilo Facebook a nome suo. Nel giro di poche ore si ritroverà, così, al centro di un vero e proprio incubo: un ciclone di eventi che, scardinando ogni sua sicurezza, travolgerà la sua vita mettendo in pericolo la sua famiglia e portando la polizia a sospettarlo addirittura di omicidio. Un thriller psicologico in cui niente è come sembra e che mette in luce il lato oscuro dei social network, facendoci capire come la realtà non sia mai stata così relativa.

Recensione:
Un thriller psicologico che è tensione allo stato puro: "Bugie" è un romanzo che entra dentro il lettore, gli attorciglia le budella, fa tremare perché è possibile, il mondo può davvero andare a rotoli, lasciandoci imbambolati a guardare la nostra vita frantumarsi.
La scrittura di Logan è incisiva ed emozionale. Leggere la sua storia, con i capitoli che scandiscono impietosi il computo dei giorni, dimostrando come in una settimana le cose possono precipitare, provoca un attivo stato di ansia nel lettore. L'intero libro è narrato attraverso la voce del protagonista Joe, un uomo come tanti, una persona come noi, con la sua routine, con la sua monotonia che è sicurezza, una base tranquilla e comoda che è facile vedere continuare all'infinito, in un ripetersi senza scossoni. Il tranfert con lui è immediato e totale, perché ciò che il lettore sa è ciò che il protagonista conosce, lì nero su bianco, che ci guarda, che fa salire la paura, mentre fermi guardiamo la valanga che lo/ci raggiunge e lo/ci travolge.
Un incontro casuale, una decisione innocente e il castello di certezze crolla. Bugie è il titolo del romanzo, bugie che aumentano, che crescono come un virus inarrestabile.
Profondamente connesso con la realtà di oggi, dove i social sono una parte integrante della vita, questo romanzo ci sbatte in faccia quanto, volontariamente, ci mettiamo nelle mani di altri, di sconosciuti, sotto i loro occhi e aperti al loro giudizio. E' proprio per questo che è così spaventoso, tanto che da una parte è necessario interrompere la lettura e fermarsi a riflettere, prima che la curiosità, la rabbia per le ingiustizie manifeste e la voglia di vedere la situazione chiarita, ci riportino a scorrerne con frenesia le pagine. C'è una frase, che si incontra verso la fine, che mi ha colpita per la sua semplice verità: "...crediamo a quello che non vediamo con i nostri occhi, e non riusciamo a comprendere la verità quando è di fronte a noi.".
Una notizia sui social è sicuramente vera, perché non c'è fumo senza arrosto. Le foto possono essere ritoccate, ma non importa. Il giudizio della gente vince sul buon senso, sull'amicizia, sulla conoscenza di un carattere e di un'indole.
L'autore mostra chiara la sua critica al moderno esistere e, al contempo, orchestra un thriller dai mille colpi di scena. Si parte da una scomparsa che può essere tutto o il contrario di tutto, una situazione non chiarita, un crogiolo di possibilità e illazioni; personaggi intensi, profondi e multi sfaccettati, legati tra loro da vincoli più o meno stretti, che agiscono, parlano e si muovono apposta per creare illusioni, costruire verità e mentire tra le lacrime; situazioni che possono essere lette in un modo o nel loro esatto contrario; poliziotti al lavoro che appaiono minacciosi, tenaci e persecutori, intimidatori. In "Bugie" non si riesce a capire dove sia la verità, se ci sia una verità. E' un crescendo di ritmo, in una trappola articolata e labirintica.
La famiglia, l'amore, gli amici: le relazioni in campo dovrebbero essere semplici, vero? E' un terreno che tutti conosciamo. Un terreno minato, pronto ad esplodere con una potenza sconvolgente.
"Bugie" vi entrerà dentro, dopo nulla sarà come prima. Staccate la spina, tornate nel mondo reale, che potete vedere e toccare, prima che sia troppo tardi...
C'è una notifica... o una nuova bugia?
(Tatiana Vanini)

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