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Milano Pastis.
La grande rapina del 1964

di Davide Pappalardo

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    Casa Editrice: Excalibur - 204 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Fantasy

    Trama:
    Milano, 15 aprile 1964. Mentre Bobby Solo scala le classifiche con una lacrima sul viso e la Ferrero lancia la Nutella, la quiete dell'elegante Via Montenapoleone viene turbata da sgommate di auto e raffiche di mitra. In una manciata di minuti i banditi portano via un ingente bottino da una gioielleria. Alcuni di loro parlano con accento francese.

    Recensione:
    Siamo nel 1964, Milano da qualche anno è tornata a vivere, è nuovamente attiva ed energica. Ha imparato a dimenticare gli orrori della Seconda guerra mondiale. I cambiamenti si percepiscono a livello sociale, politico ed economico.
    La letteratura, il cinema, il teatro e la musica accompagnano la storia di quel periodo. E sono proprio le parole di alcuni grandi cantautori, che in quei primi anni del '60, scrivono e cantano canzoni che rimarranno nei nostri ricordi, così portandoci a vivere il clima milanese di quel momento. Come Giorgio Gaber con la sua "Porta Romana" o Enzo Jannacci con "El portava i scarp del tennis".
    Ma la città ama mostrarsi dinamica, vivace, quasi perfetta, a volte nascondendo le sue stesse ombre.
    Oggi Davide Pappalardo ci accompagna nel passato, proprio nella cronaca nera del 1964.
    "Si sarebbe ricordato per sempre di quel quindici aprile 1964"
    L'autore ci racconta la storia di una delle più famose rapine della città. E' una delle poche "rumorose", quasi appariscenti, nata e voluta proprio dai suoi protagonisti. Perché anche una rapina doveva essere diversa, doveva attirare attenzione e in qualche modo meravigliare il pubblico che la stava guardando.
    "I suoi occhi emettono bagliori verdi. I suoi capelli scuri danzano con lei mentre cammina."
    I personaggi di "Milano Pastis" sono vivi, sono reali e ne percepisci la personalità, si muovono tra le pagine, si adeguano ed evolvono nella narrazione, con la loro complessità psicologica e la loro contraddittorietà. E poi c'è lei, c'è "Sherazade". Lei che emerge per la sua costanza, per la sua affascinante linearità. Una donna magnetica, che in tutto il romanzo ha trovato la sua perfetta collocazione. Lo stesso lettore non può che rimanere affascinato dal suo magnetismo.
    Davide Pappalardo è riuscito a ricreare quella perfetta ambientazione tra Francia e Italia, dove i personaggi agiscono e si relazionano.
    Sin da subito il romanzo risulta dinamico, rapido nella lettura, grazie alla capacità dell'autore di catturare tutti gli aspetti della realtà.
    L'autore ha ridato vita al suo romanzo caratterizzandolo maggiormente da quel senso di coralità che porta il lettore dentro la stessa storia.
    Per vivere ancor meglio questo racconto e il fascino di "Sherazade" ci si può anche perdere tra le note del cantautore Edy, che nel suo ultimo album ha inserito "Milano Pastis".
    (Barbara Galimberti)

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