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L'aquila della Decima Legione
di Massimiliano Colombo

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    Casa Editrice: Newton Compton Editori - 384 pagine
    Disponibile in formato cartaceo e ebook




  • Genere: Romanzo storico

    Trama:
    55 a.C. Quando le navi della flotta romana giungono sulla costa di una terra sconosciuta, si ritrovano a dover fronteggiare un'armata di guerrieri autoctoni, talmente feroci da intimorire le truppe di Cesare. Soltanto l'aquilifero della Decima Legione, Lucio Petrosidio ha il coraggio di lanciarsi nelle fredde acque dell'oceano, e l'aquila del suo vessillo guida la legione degli immortali nell'assalto. Lucio e i suoi compagni d'armi, Massimo, Quinto, Valerio sono gli eroi che si batteranno nella conquista della Britannia, nel nome di Roma e di Cesare, e che proteggeranno Gwynith, la schiava dai capelli rossi che ha fatto breccia nel cuore dell'aquilifero. Ma il destino, in agguato, li attende ad Atuatuca...
    35 a.C. Il passato e i suoi fantasmi, il ricordo dei compagni caduti, il fuoco che brucia la coscienza: è per trovare pace a tutto questo che un vecchio ma ancora impavido soldato torna in Britannia a concludere una battaglia iniziata vent'anni prima. Ma anche per ritrovare la donna che da tanto tempo lo aspetta. L'aquilifero della Decima Legione farà i conti con la propria storia.

    Recensione:
    E' questo un manoscritto singolare, che rimarrà impresso saldamente nella mia memoria e che sicuramente vorrò rileggere. Una notevole e corposa storia di vita militare e di battaglie, ma anche di amore, fedeltà di intenti e dedizione, che l'ottimo autore ha saputo costruire attorno a due brevi aneddoti, poche righe dedicate dalla Storia alle gesta di due uomini del passato, due legionari, portatori dell'Aquila Imperiale di Roma. Solo di uno dei due si conosce il nome e quel nome diviene il nome del protagonista di questa opera letteraria.
    Massimiliano Colombo ha magistralmente sviluppato il racconto scaturito dalla propria fantasia collocandolo in modo assolutamente perfetto nel contesto storico e geografico in cui si svolge e dimostrando di essere un profondo conoscitore di quell'epoca, di quei luoghi, delle usanze, dei costumi e dei termini linguistici che caratterizzavano lo scenario di fondo della sua trattazione.
    Devo confessare che all'inizio della lettura sono rimasta fortemente impressionata dalla durezza e dalla violenza di alcuni passaggi, caratteristiche strettamente legate alla natura degli eventi ed alla connotazione fortemente istintuale della vita umana ai tempi di Cesare. Pur essendo la sottoscritta una grande amante della Storia, scorrere i primi capitoli non è stata un'esperienza leggera e divagante. La comparsa della protagonista femminile del racconto ha comportato l'apertura di una ulteriore parentesi di lacerante degrado esistenziale, ma ha avuto il bene di introdurre un indispensabile elemento di compensazione nella rude descrizione della vita e delle battaglie del legionario romano destinato a divenire il suo compagno. La storia d'amore inserita nella trama non è né semplice né facile, ma rappresenta comunque un argomento capace di alleggerire una trattazione della quale la brutalità è necessariamente compartecipe.
    La nascita di un sentimento puro, affettivo ed oblativo non si limita a stemperare i toni del racconto, bensì è artefice di una trasformazione che spinge l'uomo d'arme, predestinato alla guerra per nascita, a trasformare il senso del dovere in incondizionato ed illimitato amore, nel desiderio di effondersi a bene non solo per la propria compagna, ma anche per i commilitoni, per la patria e per il simbolo di essa che gli è affidato. Mi astengo dall'indugiare sui dettagli e sugli avvenimenti legati a questa trasformazione, rimandando direttamente alla lettura dell'opera tutti coloro che desiderano entrare in contatto con questo coinvolgente risvolto umano ed emotivo. Poiché l'amore richiama amore, il protagonista della vicenda e la donna che tale sentimento ha suscitato continuano a ricevere dai comprimari indiscutibili ritorni di estremo affetto sino all'epilogo, nell'ambito del quale emergono verità assolutamente sorprendenti.
    Lo stile letterario è indiscutibilmente perfetto, arricchito da una terminologia che dimostra in modo inconfutabile l'assoluta competenza dell'autore in materia storica. La trama è ottimamente concepita, si sviluppa in modo costantemente interessante e l'incalzare degli eventi mantiene desta l'attenzione del lettore pagina dopo pagina. La lettura è scorrevole ancorché non facile, a causa delle caratteristiche menzionate in precedenza. Nella sua globalità, questa notevole opera richiede i giusti tempi di assimilazione, non si presta ad essere consumata in modo veloce e sbrigativo, non fosse altro che per la disamina delle numerose note a margine proposte dall'autore, le quali meritano la dovuta considerazione per la loro estrema accuratezza e significatività. Questo romanzo costituisce un'ottima opportunità di arricchire il proprio bagaglio di conoscenza seguendo un racconto appassionante ed emozionante.
    (Angelarosa Weiler)

    Dello stesso autore:
    Stirpe di eroi



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