Casa Editrice: Newton Compton Editori - 288 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
1968. Il giornalista italoamericano Paul Cialdini si risveglia in ospedale dopo essere stato in coma: scopre così di aver subito un'aggressione e che la sua ragazza è morta. Nel tentativo di rimettere insieme i frammenti della sua vita e di scoprire l'identità dell'assalitore, si ritrova ospite di Villa Lamento, un inquietante monastero riconvertito in hotel di montagna, chiamato così per gli spifferi che soffiano dalle finestre e che ricordano, appunto, gemiti agghiaccianti. La valle che ospita l'hotel non è meno terrificante: si dice che da vent'anni un assassino, un gigante di oltre due metri, la percorra nottetempo in cerca di vittime a cui spezzare il collo e di cui dilaniare i corpi. C'è forse un collegamento tra i segreti che circondano Villa Lamento e l'aggressione subita da Paul? Per scoprirlo, il giornalista dovrà farsi strada attraverso l'ostilità degli abitanti della valle. Ma ogni mistero sembra celarne un altro ancora più profondo, e ogni passo verso la verità sarà più pericoloso del precedente... Un lugubre hotel, una valle inquietante, un inafferrabile assassino... e una densa coltre di segreti.
Recensione:
E' l'ambientazione a fare la differenza ne "Il mistero di Villa Lamento", singolare romanzo di Roberto Carboni a cavallo fra il poliziesco, il thriller e l'horror, ambientazione intesa sia in senso geografico che in senso temporale: è infatti il 1968 quando in un piccolo paese di montagna viene ritrovato il cadavere di una ragazza orrendamente dilaniato mentre in quegli stessi giorni il giornalista Paul Cialdini riemerge faticosamente dal coma e scopre di non ricordare assolutamente nulla degli ultimi mesi della sua vita. Pare che le ferite siano dovute a un'aggressione che ha subito alcuni giorni prima in casa sua e che per di più la sua fidanzata sia morta da poche settimane in un incidente aereo, ma lui non ricorda nulla dell'incidente, né del caso a cui stava lavorando. E' evidente che l'aggressore stava cercando qualcosa che probabilmente è collegato al suo lavoro d'inchiesta, ma cosa? Una sorta di misteriosa intuizione lo spinge a mettersi in auto e ad addentrarsi fra montagne lugubri e oscure fino a raggiungere un piccolo paese fantasma e l'inquietante hotel che si erge poco fuori dall'abitato.
Guarda caso si tratta proprio del paese dove è appena stato ritrovato il cadavere della poverina.
Comincia in questo modo l'indagine di Cialdini che sente oscuramente che venire a capo di quel mistero gli consentirebbe forse di riprendere in mano le fila della sua vita distrutta, ma la paura è come una nebbia fredda che gli penetra nelle ossa, proprio come fanno i lugubri lamenti del vento che, penetrando dalle fessure dell'hotel in cui ha trovato alloggio, si trasformano in spifferi e gemiti agghiaccianti.
Sono molte le pagine che l'autore dedica alla descrizione degli ambienti dell'hotel, del paese e del bosco circostante cercando di dare suspense alla narrazione grazie anche a frasi cortissime, che si susseguono sin troppo rapide come a suggerire il ritmo veloce e superficiale di un respiro terrorizzato. Man mano che Cialdini riesce a farsi strada attraverso l'ostilità di alcuni abitanti della valle (grazie al coraggio di altri personaggi stanchi di vivere nella paura e disposti per questo a correre dei rischi per dargli una mano) emerge una verità inaspettata e fin troppo umana, che poco ha a che fare con il sovrannaturale e molto con la meschina avidità, con la voglia di vendetta e di rivalsa. Sono arrivata alla fine della lettura con la confusa sensazione che alcune domande fossero rimaste in sospeso e che non tutti i misteri fossero stati svelati dalle scoperte del protagonista, forse per il brusco cambio di registro che da un certo momento in poi accantona la ricerca dell'horror ad ogni costo per rivolgersi a spiegazioni più ragionevoli e razionali, tipiche del genere poliziesco. Terminato il libro, resta forte comunque la convinzione che certi luoghi siano capaci più di altri di vibrare in sintonia con le parti più oscure della natura umana e che il fascino che hanno sull'incauto viaggiatore sia una sorta di arma a doppio taglio, da affrontare con prudenza e attenzione. In sintesi, si tratta di un romanzo piuttosto interessante che ha tutte le carte in regola per tenere incollati alla pagina gli amanti del genere.
(Cristina Quochi)