Genere: Gialli

Trama:
Un nuovo caso per Astore Rossi. Di ritorno dal funerale del suo carissimo amico Oscar, Astore Rossi trova una scritta inquietante sul muro di fronte alla sua bottega: "So cosa hai fatto". La vernice rossa rende il messaggio ancora più minaccioso. Questo sarà solo il primo di una serie di avvertimenti che giungeranno, di lì a poco, al restauratore. Astore non ha idea di chi possa esserne il responsabile né immagina minimamente a cosa si riferisca. Quando una notte qualcuno lancia un sasso contro una delle sue finestre, infrangendone il vetro, affacciandosi Astore intravede una figura che si allontana nell'oscurità. Non riesce a credere ai suoi occhi: si tratta di qualcuno che gli ricorda una vicenda dai tratti orrorifici in cui è rimasto coinvolto anni prima. Possibile che una delle sorelle Spada sia ancora viva? E che qualcuno sappia quello che è accaduto? Astore è sconvolto, ma l'incubo in cui sembra essere precipitato non ha fine: pochi giorni dopo Alessandro Cellini, un suo amico di vecchia data, viene ucciso in modo atroce. C'è un legame tra la sua morte e le minacce che Astore riceve? E' davvero possibile che quel passato che ha voluto dimenticare sia tornato a tormentarlo?

Recensione:
Torna Astore Rossi, il restauratore che il caso o il destino mette sempre nei guai, in una scia di misteri e crimini. "La strana morte di Alessandro Cellini" è un giallo affascinante e sostenuto, ma soprattutto, in questo caso, mi sento in dovere di consigliarne la lettura solo a chi ha letto le precedenti opere della serie: "Il giallo di via San Giorgio", "Il giallo della villa abbandonata" e "Segreti che uccidono". Tanti i riferimenti agli scritti precedenti, ai casi risolti tra rocambolesche avventure e difficoltà. Questo ultimo giallo è perfettamente chiaro e godibile, scatenando la massima emozione ed empatia solo se i passi precedenti sono noti.
Riccardo Landini una volta di più dimostra di possedere una scrittura fluida, intrigante, dove pensieri ed azioni, indizi e dubbi, si alternano a sorprese ed umana interiorità.
I personaggi noti ritornano con il loro carico di passato ed esperienze, regalando nuovi risvolti che li rendono ancora più complessi e reali. Accanto a loro nuove figure che all'inizio percepiamo in maniera ostile, poi modifichiamo il pensiero comprendendoli meglio, mentre un burattinaio nell'ombra miete vittime e stringe il cappio intorno ad Astore. Sì, perché questa volta il caso è Astore stesso: non una minaccia o un segreto di altri, ma lui al centro di una vendetta, ma da parte di chi? Sempre abbastanza isolato, solitario, Rossi è convinto che ogni guaio se lo debba sbrogliare da solo. Eppure l'aiuto di altri spesso è necessario e dovrà ammetterlo. Un'ingenuità che si deve alle passate esperienze, un grande cuore e una fiducia di fondo che nonostante tutto ancora nutre, metteranno il nostro protagonista in grossi guai, e non solo lui. Oggi ha una famiglia, atipica sì, ma pur sempre un nucleo da proteggere, e quindi è più fragile agli attacchi.
La trama avanza con ritmo incalzante; i sentimenti di Astore divengono quelli del lettore, che prova davvero timore per la sua sorte, che sia finire in galera o sotto terra. Davvero la minaccia arriva dal passato? Davvero qualcuno che doveva essere presente solo nei ricordi gira invece per la strade? Domande che chiedono risposte, sorprese, conducono ad un epilogo davvero teso.
Per Astore Rossi, se riuscirà a cavarsela anche questa volta, sarà necessario un cambio di rotta e di vita. Dovrà smetterla con quei casi nei quali ama cacciarsi per il brivido, per il potere che hanno di spezzare il grigiore della sua quotidianità.
Lettura piacevole ed incalzante "La strana morte di Alessandro Cellini" rende il passato attuale e parla di vendetta e non detti. Un romanzo che si beve e nel finale... altra sorpresa che promette una storia ancora tutta da raccontare!
(Tatiana Vanini)

Dello stesso autore:
Segreti che uccidono
Il giallo della villa abbandonata
Il giallo di via San Giorgio

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