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Picnic sul ciglio della strada
di Boris Strugatskij e Arkadij Strugatskij
Traduzione a cura di: Diletta Bacci e Paolo Nori

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    Casa Editrice: Marcos y Marcos - 270 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    Red Schuhart, detto il Rosso, è uno Stalker: un ribelle, un clandestino, un abilissimo avventuriero. Il migliore, quando si tratta di penetrare nella Zona, il prescelto da scienziati e trafficanti. Red conosce la Zona palmo a palmo. Non gli sfugge suono, scintillio, odore: schiva trappole mortali e torna con oggetti dalle proprietà miracolose, fonti di energia e di inesauribili ricchezze. Kirill, puro di cuore, lo ha convinto che la Zona è un dono, un buco verso il futuro; un invito lanciato da una civiltà aliena. Dopo aver visto anche Kirill morire in una spedizione sfortunata, dopo aver visto sulla figlia i segni di una contaminazione fatale, Red vorrebbe ritirarsi, lasciare quella città condannata per sempre dalla presenza di oggetti diabolici, avanzi di un misterioso picnic sul ciglio della strada. Pensa di essere libero, il Rosso, ma la Zona torna a chiamarlo, con la sua sfida assoluta, con il suo miraggio di felicità per tutti. Il capolavoro del fantastico tradotto per la prima volta dal testo integrale, non più "deturpato da duecento umilianti correzioni".

    Recensione:
    Un libro di fantascienza per indagare la società. Un romanzo che ha iniziato a prendere vita nel 1970 eppure risulta ancora tristemente attuale. "Picnic sul ciglio della strada" è azione, avventura e tanti momenti di riflessione.
    I fratelli Strugatskij avevano una scrittura particolare, scorrevole e incalzante, in grado di fotografare il loro mondo, le vicissitudini del tempo e trasporle in una dimensione romanzata, di fantascienza, con alieni, strane tecnologie e invenzioni che affascinano e scavano in profondità. Personaggi bizzarri rendono viva la narrazione e imbrigliando la curiosità e l'attenzione.
    Questo romanzo, come gli altri, può essere letto in modi diversi: così come è, come avventura straordinaria, oppure scavare tra le righe, nei mali dell'umanità rivestiti di luci solo per nascondere le inquietanti ombre.
    Red, il protagonista, è un antieroe al quale ci si affeziona. Assolutamente imperfetto, nemmeno onesto, possiede però un codice morale al quale si attiene e che riusciamo a comprendere. Si muove in un mondo che è il nostro, ma anche tanto diverso. Nella sua città un giorno gli alieni sono venuti in visita e, quando se ne sono andati, tutto ciò che hanno lasciato in giro ha cambiato l'esistenza e la percezione dell'umanità. Tra tecnologie misteriose e pericolose, in una Zona che dovrebbe essere evitata, mentre è esplorata e bramata dai più, si narra il sogno di ogni essere vivente e la sua disillusione. Ognuno di noi desidera e ricerca la felicità, quello che ottiene in cambio è la disillusione, nella migliore delle ipotesi, o un disastro, in quelle peggiori.
    Avvincente e affascinante, "Picnic sul ciglio della strada" si apre con un'ironia divertente, per poi trasformarsi. L'umorismo si fa sarcasmo, il sarcasmo cinismo, fino a raggiungere picchi amari, commoventi e stringenti.
    C'è azione, tanta, mistero e avventura, mentre seguiamo Red pagina dopo pagina. Nonostante gli autori siano spesso poco espliciti, in alcune descrizioni, ad esempio, che sono lasciate volutamente nel vago, prive del dettaglio, la visione del romanzo è così chiara che la mente di ogni lettore colma naturalmente i vuoti, colora le immagini e rende ogni aspetto comprensibile.
    L'essere umano, alla ricerca del profitto, è disposto a prendere il veleno e immetterlo nel mondo. Non rifugge il pericolo, lo cerca, incurante delle conseguenze, spacciandole come probabilità.
    Questo è un romanzo del secolo scorso, eppure quanto lo troviamo attuale. E' evidente che non impariamo mai, sempre tesi a un qualcosa che continua a sfuggirci, quel benessere e quella felicità per tutti che, stringi stringi, è per nessuno.
    Fantascienza, con una morale molto reale.
    (Tatiana Vanini)

    Degli stessi autori:
    L'albergo dell'alpinista morto
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