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Arkanos: Opus Inferi
di Gabriele Martis

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 565 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantasy

    Trama:
    Opus Inferi, cioè l'Opera dell'Inferno, ci accompagnerà in questo quarto capitolo della saga, dove Lucifero radicherà il suo dominio sulla Terra e farà del Vaticano "la donna che giace sul drago scarlatto". Nuovi sconvolgimenti scuoteranno il pianeta azzurro nelle acque quanto nelle terre emerse, mentre il seme dell'odio e della follia inizierà a germogliare nell'animo dei viventi.
    L'uomo contro l'uomo, stretto in un vortice di rabbia, sarà sia vittima che carnefice, procurando anime da mietere e da raccogliere per riempire il catino del Male.
    Altri veli saranno sollevati, soprattutto quelli che riguarderanno Don Efisio, e Maddalena rivelerà finalmente sé stessa per dare ai suoi Arkanos un vessillo da seguire e innalzare se mai dovesse non esser più presente. Lei ha un piano, maturato nei pensieri da tempo, ed è giunta l'ora di attuarlo.
    Mash-dha-el compirà nuovi atti favore del Male pensando che portino sempre a un Bene finale: e chi si macchierà del sangue, del suo sangue macchierà, dando vita a possibilità non previste.
    Nuove battaglie, nuove azioni, nuove leggende sarde, nuove domande e nuove risposte, avverranno in questo quarto capitolo che ci accompagnerà verso il quinto finale, verso la conclusione.
    Quale sarà il vero ruolo di Maddalena in tutto questo? Quale sarà la verità sulla sua origine? Per cosa combatte: per il Bene, per il Male o per mantenere l'equilibrio? E perché la sua vittoria sarà importante per l'Umanità? Quale sarà il ruolo della figlia Sara? E soprattutto cos'è quel monolite che tanto protegge, nascosto nel Tempio che ha fatto erigere su di esso?

    Recensione:
    Sempre più epico e biblico, il quarto capitolo della saga Arkanos titola "Opus Inferi", l'opera dell'inferno, perché qui vediamo i piani di Lucifero incastrarsi e il mondo iniziare la caduta verso la rovina. E' guerra. Totale, devastante, per il dominio della realtà, per possedere le anime.
    La scrittura di Martis è grandiosa e potente, capace di rendere l'orrore del male e, al contempo, la sua seduzione. Le parole scorrono sofferte, quando è il dolore ad essere protagonista, e carezzevoli come l'abbraccio di una madre che insegna ai suoi figli a vivere, quando si tratta di descrivere le azioni della figura centrale.
    Maddalena, la protagonista, unica, sola anche in mezzo alla moltitudine che a lei ha giurato fedeltà e deposto il proprio cuore ai suoi piedi per fare della fede la propria armatura. Maddalena che vive da tanto, che soffre e sempre lotta. Attraverso la sua figura l'autore esalta il femminino sacro e tutte le donne, capaci di riuscire in imprese impossibili o di fallire, certe comunque di aver tentato al meglio, orgogliose delle cicatrici. Si sta bene in questa lettura, che ormai, dopo le tre opere precedenti, è confidenziale, nota, eppure ancora capace di sorprendere attraverso le sue rivelazioni.
    L'apocalisse di Giovanni entra nella narrazione, libro controverso, misterico, parte della Bibbia che con le sue suggestioni e profezie richiama molti studiosi e qui riceve un ulteriore scopo e spiegazione.
    Letteratura sacra, quindi, che colora "Opus Inferi", unita alle immancabili leggende sarde, anima e cuore di chi scrive. Attraverso le storie dell'isola, Martis affronta il doloroso tema della violenza sulle donne, che amano fino alla morte chi non merita, chi dice parole con la bocca e mostra altro nei gesti. Le umiliazioni, gli insulti, le botte fino al furto della vita. E ancora una volta ci chiediamo perché. Perché continuare a subire, perché non allontanarsi, perché nessuno sente e nessuno soccorre quando c'è ancora tempo, ma tutti bravi ad indignarsi dopo, magari vigliaccamente a pensare, con ipocrisia, che forse un po' se la sono cercata.
    Tanto altro in questo romanzo, tra azione, battaglie e verità svelate, fa riflettere. La fede, la chiesa, il ruolo di tanti e quello di ciascuno di noi nell'agire in nome di qualcosa, ma sempre con quell'egoismo di fondo. Quante volte ci si muove per tornaconto, cercando una realizzazione personale, ammantandola di luminose intenzioni, che non sopravvivono al confronto impietoso della verità. Siamo esseri imperfetti, meritiamo la dannazione, eppure finché esisterà anche un solo giusto, c'è chi lotta per la salvezza di tutti.
    I personaggi, noti, hanno ancora qualcosa da farci scoprire, da insegnarci. Fragili e forti, dubbiosi e sicuri, complessi eppure al lettore chiari.
    Tra bugie, inganni da una parte e dall'altra, l'opera avanza e gli schieramenti si delineano netti, ma con stuzzicanti zone d'ombra che lasciano presagire nuove dinamiche e innalzano la tensione. Per cosa lotta Maddalena, e quale è il suo piano? Lucifero sembra sicuro, oppure qualcosa teme, cosa? Gabriele distante e fermo o finalmente vicino e pronto ad agire? Gli Arkanos sono stati addestrati, formati e sono pronti, ma per quale tipo di azione esattamente?
    "Opus Inferi", avventura, mistero, umanità intrisa di divino e divino che abbraccia l'umano. Un libro che conquista, una saga che continua e porta verso il passo conclusivo. Cosa accadrà?
    Scopriamolo insieme.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Soldi. Quella parola suscita sempre un'attenzione che non le dovrebbe essere dovuta e, soprattutto, un potere che non le dovrebbe mai essere concesso. Quella parola infatti, è spesso foriera di grandi e gravi errori.

    Una manciata di secondi, spesso, possono fare la differenza perché accada o non accada un avvenimento.

    Meglio temere ed essere pronti al peggio che sottovalutare.

    Ciò che conosci non è ciò che è.

    Mai assegnarsi una vittoria finché la battaglia è ancora in corso.

    Il tempo non si riavvolge come un nastro, e ciò che è fatto rimane indelebile.

    Togli una barriera e il Male insito in ogni essere vivente verrà fuori come l'onda di una piena improvvisa.

    La paura gioca brutti scherzi nell'intelletto umano, spesso suggerendo mosse tanto azzardate quanto errate.

    L'essere umano è preda del proprio pensiero simbolico e delle proprie paure dell'ignoto noto. Ignote ma note sono le profezie vere, false o presunte di cui il genere umano s'è fatto schiavo e padrone, vittima e carnefice.

    Per ogni forte cambiamento occorrono forti motivazioni.

    Dello stesso autore:
    Arkanos: In Nomine Patris
    Arkanos: Ultima Dimora
    Arkanos: Preludio
    Samuele



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