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La profezia perduta del faraone nero
di Fabio Delizzos

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    Casa Editrice: Newton Compton - 382 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Romanzo storico

    Trama:
    Torino, 1799.
    Una serie di efferati omicidi, apparentemente legati agli ambienti esoterici e a una misteriosa loggia massonica, sta terrorizzando la città sabauda, occupata dagli austriaci. Sui crimini indaga un professore di filosofia, Eugenio Caffarel, ritrovatosi suo malgrado a lavorare come poliziotto, proprio a causa degli sconvolgimenti provocati dalle guerre.
    Il Cairo, Egitto.
    All'ombra delle piramidi, pochi giorni dopo la scoperta della stele di Rosetta, un altro antico segreto riaffiora dalle sabbie del deserto. Un segreto che fa gola a molti e che lo scrittore Conon de Solis, giovane ufficiale dell'esercito napoleonico ed esperto di Antico Egitto, è chiamato a svelare a qualunque costo.
    Quale oscuro mistero nasconde la città di Torino? Quale segreto è sepolto sotto le sabbie del deserto egiziano? Eugenio Caffarel e Conon de Solis dovranno fare affidamento su tutte le loro conoscenze e mettere a rischio la propria vita, per riuscire a scoprirlo. Perché qualcosa di inaudito e terribile è riemerso dalle profondità del tempo…

    Recensione:
    Torino, 1799. Una città messa alla prova dalla dominazione asburgica, nella quale si incrociano situazioni umane frammentate e distorte ed una grande quantità di segreti e di misteri. L'ombra della Mole si allunga su un crogiolo di energie, aneliti segreti, trame occulte, tradimenti, spionaggi, doppi giochi e delitti contrassegnati da una rara efferatezza. In un contesto dagli equilibri così precari, fiducia e solidarietà umana costituiscono un bene più raro del pane. Su questo scenario di per sé poco rassicurante, cade una pioggia assidua, battente, ricorrente. Anche il cielo è oscurato dai tempi. O forse si prodiga per lavare, ripulire l'ombra di un male oscuro. La manifestazione di un essere vivente è l'espressione dei propri geni, del proprio DNA. Le ombre di Torino richiamate a convegno in questo romanzo si rivelano, una dopo l'altra, come essenze sprigionate dal passato che ha visto sorgere il nucleo urbano. I frammenti d'anima dei suoi lontanissimi fondatori, dotati di virtù esoteriche, continuano ad aggirarsi all'interno del perimetro cittadino, strenuamente determinati a custodire i loro segreti, i loro speciali poteri, la loro terribile, affascinante ed impenetrabile natura.
    La trama è estremamente complessa ed il numero di personaggi che la popolano è nutrito. Poiché molti tra i protagonisti hanno una doppia vita e ricorrono a nomi diversi a seconda delle situazioni, la lettura richiede un'attenzione speciale ed una totale dedizione. Alcuni dei fili conduttori della trama, associazioni segrete quali la massoneria e la carboneria nel suo stato embrionale, appartengono alla cultura occidentale e sono per questo conosciute. Lo stesso dicasi per le figure di Napoleone Bonaparte, i Principi Savoia ed il Feldmaresciallo Radetzky. Più complesso ed impegnativo è l'aggancio alle remote figure esoteriche e storiche dell'antico Egitto che animano il racconto. I risvolti legati a questi personaggi e le correlazioni tra essi intercorrenti potrebbero risultare lampanti solo ai grandi conoscitori della peculiare parentesi storica alla quale sono associati. A dispetto della grande varietà di elementi di natura non comune messi in gioco, l'ordito letterario si sviluppa in modo organico e fluente. La tensione corre da una pagina all'altra, sino ad esplodere in un finale a dir poco singolare. La narrazione è accompagnata da una componente descrittiva efficace e ben commisurata, introdotta ad arte tra i momenti di maggiore suspense per concedere una tregua al lettore. Come ovvio ed opportuno, non potevano mancare alcune parentesi di regressione e digressione.
    Lo stile dell'autore è assolutamente perfetto, consono al periodo storico nel quale le vicende si collocano. Scorrevole, esplicita, ma al tempo stesso garbata, anche nel riportare le vicende più truci, la penna di Fabio Delizzos descrive sapientemente situazioni, personaggi e scenari, testimoniando l'impegno profuso con passione in un notevole lavoro di ricerca storica assai ben coniugato con una fertile opera di fantasia.
    (Angelarosa Weiler)

    Citazioni da questo libro:
    "I pregiudizi sono la più grande sciagura dell'umanità"

    "Il tempo divorava tutto, il tempo era l'unico vero cannibale"

    "Fate diventare la realtà un'opera di fantasia, una leggenda, nessuno sarà più disposto a crederci"

    Dello stesso autore:
    La biblioteca segreta di Einstein
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    La cattedrale dei vangeli perduti



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